Le scuole di primo grado della Provincia di Catania dimezzate e “mal ridotte” dalla legge finanziaria
Data: Giovedì, 21 luglio 2011 ore 14:39:11 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Il dimensionamento scolastico secondo l’art.19 della legge finanziaria ora D.L.98/2011  apporterà una vera rivoluzione e una forte riduzione  nel numero delle presidenze e connessi uffici di segreteria
Dalle attuali    126   scuole di primo grado nei  58 comuni della provincia di Catania   si passa a  71 istituzioni autonome e quindi  nei prossimi anni ci saranno 56 presidi in meno nelle scuole della provincia .
Le scuole di primo grado catanesi passeranno così da 173 ad 86  ed in tal modo lo Stato “risparmierà” gli stipendi di  ben 86 presidi e direttori dei servizi amministrativi.

 Le istituzioni  scolastiche sottodimensionate, secondo le indicazioni numeriche degli alunni che hanno determinato le cosiddette “fasce” delle presidenze che andranno subito in reggenza sono:
San Cono                    con 276 alunni che potrebbe aggregarsi alla vicina  S, Michele Di Ganzeria   
con 325 alunni   Mirabella Imbaccari  con 469 alunni
Castiglione di Sicilia  con 308 alunni  che potrebbe aggregarsi con Piedimonte etneo con 422 
alunni o a Linguaglossa con 637 alunni
Licodia Eubea             con 318 alunni  che potrebbe aggregarsi alla vicina Vizzini  con 706 alunni
Ragalna                       con 300 alunni ritornerà ad aggregarsi ad una scuola di Paternò o di S. Maria  di Licodia
Le scuole di Maletto e Maniaci , di  Raddusa e Castel di Judica  potranno facilmente aggregarsi
In alcune realtà comunali con due istituzioni distinte  come  Aci S.Antonio,   Biancavilla, Fiumefreddo,  Grammichele,  Mascali, Randazzo, Riposto, San Gregorio,  Santa Venerina,  Zafferana  Etnea ,   in considerazione che  la popolazione scolastica  arriva   a mille  alunni necessariamente  le attuali due istituzioni scolastiche  saranno unificate
In altre realtà come S.Agata Li Battiati   nella fusione delle due esistenti istituzioni  il numero complessivo arriva a 1.500 alunni e  l’eventuale   costituzione di due  nuovi istituti comprensivi   risulterebbero con un numero inferiore a quanto previsto
Nei comuni con tre istituzioni  la riduzione e fusioni in due istituzioni  è più facile e giustificabile, fermo restando le problematiche connesse agli edifici scolastici e la loro ripartizione nel territorio comunale. Ciò avverrà ad  Aci Castello,  Bronte, Palagonia, Mascalucia,  S.Giovanni La Punta , Scordia e Tremestieri
A Belpasso le tre istituzioni  del Comune potranno mantenere l’autonomia  scolastica, in considerazioni del numero complessivo degli alunni frequentanti  e la ripartizione territoriale che comprende il comune di Belpasso e la frazione di Piano Tavola.
Per i Comuni con più di  tre scuole, saranno  le Amministrazioni locali di Acireale, Aci Catena, Adrano, Biancavilla, Caltagirone, Giarre, Gravina di Catania,  Misterbianco e Paternò, - comuni nei quali è stata mantenuta la ripartizione divisa  tra “direzione didattica” e “scuola media” -  che dovranno aggregare  le unità scolastiche in “istituti comprensivi”  e quindi operare la fusione che produrrà  la riduzione al 50 % delle attuali istituzioni presenti nel territorio  comunale.
Il comune di Misterbianco che, nel precedente piano di dimensionamento ha costituito tutti gli istituti comprensivi  si trova adesso  più avvantaggiato nella ripartizione dei plessi,  che in gran parte sono già costituti da circa 1000 alunni; lo stesso vale per i comuni di Motta S. Anastasia, Pedara, S.Pietro Clarenza, Trecastagni e Valverde, dove la logica dell’istituto comprensivo ha avuto il sopravvento ed ora risulta vincente.
Nel conteggio complessivo risultano  ancora alcune istituzioni: Calatabiano, Mazzarrone, Militello Val di Catania, Mineo e Viagrande con meno di 1000 alunni, ma essendo  l’unica scuola del Comune e non del tutto sottodimensionata, credo proprio che  si possa  considerare come giustificata “deroga” nel complessivo piano provinciale, già così  dimezzato “mal ridotto”

Giuseppe Adernò
Asasi Catania







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