Assunti per legge 2 precari di Andria (Bari)
Data: Martedì, 19 luglio 2011 ore 16:19:33 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Sospiro di sollievo per due «precari di lungo corso». Più di uno spiraglio per migliaia di insegnanti e personale non docente della scuola che sperano di gettarsi alle spalle anni e anni di precariato. Il Tribunale del lavoro di Trani (giudice Maria Antonietta Lanotte Chirone) ha in un certo senso «amplificato» gli effetti della stabilizzazione nella scuola concordata nelle scorse settimane tra governo e sindacati con una sentenza che potrebbe aprire nuovi scenari non solo in Puglia. 
Nel provvedimento il giudice ha condannato il ministero dell’Università e ricerca scientifica per l’utilizzo abusivo dei contratti di lavoro precario. Un’insegnante e un operatore amministrativo di Andria, rispettivamente precari da nove e undici anni, che avevano fatto ricorso, devono essere assunti a tempo indeterminato. Centinaia solo in Puglia sono i ricorsi analoghi. Un provvedimento simile era stato emesso lo scorso febbraio dal tribunale di Siena, ma la corte d’Appello di Firenze lo aveva sospeso. La sentenza del tribunale di Trani, se non la prima, è dunque tra le prime in Italia e potrebbe diventare «pilota» entro i confini della regione. Il giudice ha anche condannato il Miur ad una risarcimento danni quantificato in una mensilità per ogni anno da precario nella scuola. Una direttiva europea (la 70 del 1999) non sarebbe stata applicata correttamente. La norma impegna gli Stati membri a creare un quadro normativo per la prevenzione e la repressione degli abusi derivanti dall’eccessivo del precariato.

Nella legislazione italiana è previsto il diritto di tutti i lavoratori (privati) che abbiano lavorato per più di tre anni ad essere «stabilizzati» di diritto, mentre è noto che vi sono nel pubblico impiego e soprattutto nella scuola, lavoratori precari (docenti e non) che annualmente vengono assunti a tempo determinato per ricoprire supplenze e cattedre (stabilmente) vacanti. «La sentenza, lungamente motivata ed articolata, fa dunque ragione di questa ingiustificata discriminazione sanzionando anche il datore di lavoro pubblico che incorra in tale abuso», ha dichiarato l’avvocato Francesco Ranieri del foro di Bari che oltre un anno fa ha presentato un ricorso per Anna Maisto, 43 anni e Mario Modugno, 50 anni, entrambi di Andria. La prima insegna nel circolo didattico «Cotugno» di Andria. È (anzi era dopo la sentenza di ieri) precaria dal 2002. Il secondo, assistente amministrativo nel circolo didattico «Don Bosco» sempre di Andria ha avuto il primo contratto nel 2000. Entrambi devono essere assunti a tempo indeterminato e con efficacia retroattiva.

Proprio nelle scorse settimane governo e sindacati avevano raggiunto l’accordo per l’assunzione in tre anni di 67.000 persone, tra insegnanti (circa 30.000) e personale ausiliario, tecnico e amministrativo, nella scuola.
(di Giovanni Longo  da  http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/)

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