La casta non ''si'' taglia, e dal web la protesta si sposta in piazza. In rete monta la contestazione contro i costi della politica e Di Pietro convoca una manifestazione a settemb
Data: Martedě, 19 luglio 2011 ore 07:46:37 CEST Argomento: Rassegna stampa
"Tutti
a Roma!" La data ancora non c'e'. Ma il 'popolo della rete' che affolla
la pagina facebook di Spidertruman accarezza con sempre maggiore
insistenza la tentazione della marcia sul Parlamento. "Lunedi' alle 8 e
30", propone il piu' irruento, mentre altri, piu' attenti al calendario
estivo, propongono di posticipare la mobilitazione a settembre.
Intanto, dai simpatizzanti de 'i segreti della casta' e' nata un'altra
pagina facebook, minacciosamente intitolata "Tutti al Parlamento
adesso" che si propone di passare dalle parole ai fatti. Per tutti
l'appuntamento e' fissato per domani, martedi' 19 luglio. Del resto il
modello a cui fare riferimento c'e' gia' ed e' arcinoto: la
contestazione a Craxi al Raphael. "Tutto ha un limite! Basta! Per
cominciare un bel lancio di monetine da 1 centesimo sulla casta romana
e non ... tutta sia destra che sinistra...", scrive ad esempio Sauro
Salustri. Nel frattempo, riferisce l'anonimo precario che denuncia i
vizi della Casta, a Montecitorio e' partita "la caccia" nei suoi
confronti. Promette di riferirne a breve sul blog, che viaggia al ritmo
di 1.000 adesioni ogni cinque
minuti.
LE PROPOSTE DEL PD - Di fronte all'emergenza economica il
Pd ritiene che la politica debba dare un contributo concreto di
sobrieta' e di responsabilita', lottando invece contro le concezioni
demagogiche che rischiano di confondere tutto e non risolvere nulla. In
una nota dei Democratici le proposte sul tema dei costi della politica
e delle riforme istituzionali, oggetto di proposte di legge e, al
Senato, anche di emendamenti alla manovra del governo insieme a Idv e
Udc. Misure che il governo e la maggioranza hanno respinto, impedendone
l'approvazione, ma che restano validi punti di riferimento per gli
interventi da realizzare.
Il Pd ha presentato da tempo diverse proposte di legge per ridurre
entro la legislatura, il numero dei parlamentari e cambiare le funzioni
del Senato. Per esempio, una Camera con 400 deputati e un Senato
Federale con 200 senatori. E' possibile calendarizzare gia' dal
prossimo settembre il provvedimento volto alla riduzione dei
parlamentari.
Il Pd punta a modificare la legge del 1965 che lega la retribuzione dei
parlamentari alla retribuzione dei magistrati italiani, per scegliere
un nuovo parametro. L'obiettivo e' di allineare l'Italia alla media
delle retribuzioni dei parlamentari degli altri paesi europei. Con una
decisione interna alla Camera e al Senato (gli organi costituzionali
hanno un'autonomia decisionale sul proprio bilancio) il Pd propone di
rivedere entro la legislatura i vitalizi dei parlamentari riportandoli
al sistema previdenziale in vigore per tutti gli altri cittadini
iscritti all'Inps. Il Pd propone di lavorare concretamente all'interno
dei bilanci di Camera e Senato per ridurre la spesa collegata agli
immobili (affitti), per dare trasparenza e risparmiare sui servizi
offerti.
Con gli emendamenti alla manovra proposti anche insieme a Idv e a Udc
il Pd punta inoltre ad alcune riforme capaci di dare un contributo
importante al contenimento della spesa pubblica. Tra queste proposte vi
sono: L'accentramento dei comuni piu' piccoli. L'accorpamento delle
province sotto i 500.000 abitanti (di fatto si arriverebbe ad un
dimezzamento delle attuali province). L'accorpamento delle societa' che
fanno capo ai comuni (un comune non potra' avere piu' di una societa':
e cosi' verrebbero meno migliaia di aziende, con i relativi
consiglieri). La totale incompatibilita' dell'incarico dei parlamentari
con qualsiasi altro incarico (sindaco, consigliere, presidente di
provinciaŕ). Taglio delle auto blu e dei voli blu, limitandone l'uso a
chi ne ha davvero bisogno. Reintroduzione del tetto alla retribuzione
dei manager pubblici. Queste proposte costituiscono un punto fermo del
Pd, un patrimonio di iniziative sulle quali daremo battaglia e che il
Pd si impegna a realizzare.
DI PIETRO: IN PIAZZA A SETTEMBRE - "E' arrivato il momento per tutti i
cittadini di urlare forte: 'Basta con la Casta'. Per questo io propongo
di scendere in piazza alla fine di settembre per una manifestazione di
dimensioni mai viste contro la casta al potere". E' quanto scrive il
leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sul suo profilo
facebook. "Se continueranno a difendere i loro privilegi, come hanno
fatto bocciando ripetutamente in Parlamento le nostre proposte per
l'abolizione delle province, dei vitalizi, delle auto e dei voli blu-
prosegue Di Pietro- ci sara' una ribellione sociale senza precedenti.
Ma occorre una grande mobilitazione di massa perche' non c'e' peggior
sordo di chi non vuol sentire".
(www.dire.it)
redazione@aetnanet.org
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