Cgil: per gli statali taglio di 215 euro al mese. In quattro anni perdite fino a 8 mila euro. Proteste da Ravenna a Messina
Data: Lunedì, 18 luglio 2011 ore 08:28:52 CEST Argomento: Sindacati
Nei prossimi
quattro anni un dipendente pubblico vedrà "sparire" dal suo portafoglio
fra gli 8.000 e gli 8.500 euro. Un dato medio calcolato sugli effetti
che avranno sugli stipendi la manovra del 2010 e quella appena
licenziata a tamburo battente dal Parlamento. Alla fine, spiega Michele
Gentile, responsabile del Dipartimento settori pubblici della Cgil,
quando arriverà il 31 dicembre del 2014 e tutte le norme saranno
operative, ogni dipendente dello Stato lascerà sull´altare del rigore
economico-finanziario fra i 210 e i 215 euro al mese.
La cifra 8.000-8.500 euro è, come viene spiegato, un dato medio. Perché
il taglio dello stipendio varia da settore a settore. Un docente di
scuola, per esempio, perderà nei quattro anni quasi 8.000 euro. Ma un
dirigente vedrà sparire circa 16.000 euro. Un ricercatore circa 7.500,
il personale tecnico e amministrativo perderà in media 6.400
euro.
La Cgil fa notare queste cifre sono stime in difetto perché
calcolate sugli stipendi medi rivalutati su un indice stabilito dal
governo che è inferiore all´inflazione reale (2,6% a maggio). A
provocare questi effetti sullo stipendio pubblico saranno il mancato
rinnovo dei contratti e il blocco delle retribuzioni che è previsto
almeno fino al 2014. Questo vuol dire che i tagli agli stipendi saranno
consistenti perché i rinnovi contrattuali rivalutano anche altre voci
dello stipendio che restano ferme, come restano al palo gli scatti di
anzianità.
E c´è rischio che la vicenda non si chiuda il 31 dicembre del 2014. «La
manovra prolunga il blocco delle retribuzioni pubbliche e gli
incrementi salariali saranno dunque possibili solo a partire dal 2015»
spiega Gentile. «Ma - continua il sindacalista - considerato che, per
gli anni 2015-2017, si parla soltanto di un nuovo calcolo per
l´erogazione dell´indennità di vacanza contrattuale, resta tutto da
vedere, anche perché qualche problema finanziario continuerà ad
esserci. Quindi il rischio reale è che stiamo ragionando di un rinnovo
dei contratti dal 2018». La Cgil questo rischio non lo vuole correre.
«Con la mobilitazione faremo in modo che ciò non avvenga», spiega
Gentile.
A tutto questo va aggiunto anche la proroga di un anno del turn over.
Norma a cui sfuggono solo i corpi di polizia e i vigili del fuoco.
Dall´ultima manovra arriva per i dipendenti pubblici una novità anche
per le assenze per malattia. Cade infatti l´obbligo di visita fiscale
per il dipendente in malattia: le Asl invieranno il medico a domicilio
solo a richiesta del dirigente.
Intanto, proseguono le proteste contro la manovra sul web e nelle
piazze. Domani protesta la Cgil di Ravenna, mentre mercoledì sfileranno
a Messina gli agricoltori del "movimento dei forconi". Prevista la
presenza dei pastori sardi.
(di Silvio Buzzanca da la Repubblica)
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