Sempre la solita tiritera
Data: Lunedì, 18 luglio 2011 ore 06:00:00 CEST Argomento: Opinioni
Il bravo
cattolico, la sera, prima di mettersi a letto a dormire, si sofferma e
ripassa l’intera giornata, generalmente pensa alle cose che ha fatto,
si compiace per le scelte giuste ma il più delle volte è convinto
d’aver sbagliato qualcosa e ripromette a se stesso di fare di meglio
l’indomani, poi fa le sue preghierine e inizia a dormire.
Questa premessa l’ho fatta perché mi sono sempre chiesto cosa faccia la
cara Ministro della Pubblica (D) Istruzione la sera prima di andare a
nanna. Da quando s’è insediata ha fatto solo danni e poi dice sempre le
stesse frasi.
''La scuola non può più essere vista come uno stipendificio, ne' sono
più accettabili gli sprechi''. Ma lo sai che la maggior parte ci
chiediamo: “Ma lo stipendio che becchi mensilmente non è po’ troppo,
visto che hai soltanto distrutto la Scuola Pubblica?”
''Quest'anno, per esempio, abbiamo risparmiato 300 milioni di euro solo
razionalizzando le pulizie negli istituti: pagavano i bidelli e poi
appaltavano le pulizie all'esterno''.
“Maria Stella scusa, ma chi ha dato inizio a questo nuovo modo
d’interpretare il lavoro dei collaboratori scolastici? Prova a chiedere
ai tuoi amiconi di partito”.
Bisogna sottolineare che non tutte le scuole usufruiscono di questo
“doppio” servizio, il più delle volte, visto che la struttura oraria
del collaboratore è mal organizzata, ci si ritrova con delle scuole non
proprio brillanti. ''Nel nostro Paese i test INVALSI vengono ancora
guardati e subiti con diffidenza, perché sono visti come uno strumento
punitivo, in realtà rappresentano uno screening per scoprire punti di
forza e di debolezza e questa nuova prova ci servirà per rendere più
omogenea la votazione dell'ultimo anno, cui uniremo una borsa di studio
per i ragazzi più meritevoli ma anche per quelli che hanno difficoltà
economiche.
Bisogna cambiare impostazione''. Alla signora va ribadito quel che i
test NON fanno e non potranno mai fare. I test NON possono sostituire
la valutazione fatta dai docenti del singolo studente e i test non
possono valutare da soli l’operato del singolo docente o dirigente. Non
valutano il singolo studente perché questo lo fa già la scuola nella
sua routine quotidiana. Non valutano il singolo insegnante o dirigente,
per un ampio insieme di ragioni: in primis, perché non è questo il loro
scopo; poi perché si tratterebbe di una valutazione incompleta (si
valuterebbero solo gli insegnanti di italiano e matematica).
Infine, la valutazione possibile con un singolo test sugli studenti
solleverebbe problemi metodologici insormontabili, se si volessero
inferire informazioni attendibili sull’efficacia di un singolo
insegnante. Infatti gli studenti non sono esposti solo all’influenza
dei loro insegnanti nell’apprendere, ma anche a fattori ambientali e
familiari, che contano assai più che del singolo insegnante e che non
sono controllabili a dovere con una singola rilevazione sugli
apprendimenti.
La signora rivela di essere stata ''una studentessa perfettina,
rigorosa e studiosa. Sempre un po' maestrina. Chissà, forse era
destino''.
Ma ci siamo dimenticati della grossa gaffe fatta dalla stessa qualche
settimana fa? La Gelmini ricordava la sua prova di italiano, nella
quale scelse «un tema su Fogazzaro, Palazzeschi e i crepuscolari,
argomenti, a suo dire, che conosceva bene, ma evidentemente non li
conosceva poi così bene, visto che nell'anno del suo esame, di
Fogazzaro non c'era traccia, infatti insieme a Palazzeschi e ai
crepuscolari, nella traccia di italiano non c'era affatto Fogazzaro, ma
bensì Corazzini, poeta meno noto ma appartenente a pieno titolo alla
corrente crepuscolare.
Ma essendo una studentessa perfettina e puntigliosa le è sfuggito
questo piccolissimo passaggio.
Sebastiano Luca
Consoli
sebastianoluca.consoli@gmail.com
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