Scuole senza presidi e senza vicario. A settembre più di un terzo delle scuole lombarde saranno senza dirigente scolastico, quindi due terzi avranno un dirigente a “metà tempo”.
Data: Domenica, 17 luglio 2011 ore 10:26:11 CEST Argomento: Rassegna stampa
A settembre più
di un terzo delle scuole lombarde saranno senza dirigente scolastico,
quindi due terzi avranno un dirigente a “metà tempo”.
A questo si aggiungerà l’effetto di uno degli interventi della manovra
finanziaria varata in questi giorni: la cancellazione della deroga, per
scuole con più sedi, al numero di classi necessario per la concessione
dell’esonero o del semiesonero del docente con funzioni vicarie.
Ciò significa che numerose scuole lombarde, che si avvicinano, senza
raggiungerlo, al limite di 40 classi, ma arrivano ad accogliere
comunque 800/1000 alunni su più plessi e spesso di diversi ordini di
scuola, non avranno più un docente che, per almeno per metà del proprio
orario di servizio, si possa occupare degli aspetti gestionali e
organizzativi, di incontrare i genitori, di coordinare docenti, di
rapportarsi con gli
studenti.
La scelta fatta dal governo ricade sul ruolo strategico del dirigente
scolastico, sui compiti e le responsabilità connesse con la funzione
dirigenziale e quindi indubbiamente sulla qualità del lavoro nelle
scuole.
Le scuole con un numero di classi tra 32 e 40 (con circa 800 – 1000
alunni) non potranno avere un docente con semi-esonero. Le scuole con
un numero di classi tra 44 e 55 (con 900 – 1200 alunni) non potranno
avere un docente esonerato, ma con il solo semi-esonero.
Tutto ciò sarà insostenibile sia nelle scuole il cui dirigente avrà una
reggenza, ma soprattutto negli istituti senza il dirigente, dove il
reggente si troverà ad affrontare una situazione sconosciuta senza
poter contare su una collaborazione rientrante parzialmente o
totalmente nell’ordinario orario di servizio del docente collaboratore.
La possibilità che i docenti non siano più disposti ad accettare un
incarico di collaborazione così oneroso privati di un esonero parziale
o totale è reale e comprensibile.
La natura delicata e fiduciaria dell’incarico rende illogica se non
controproducente la pratica dell’eventuale ordine di servizio,
indipendentemente dalla dubbia legittimità di tale atto datoriale.
Sarà un risparmio sul risparmio, poiché una reggenza di per sé costa
all’Amministrazione
assai meno di un dirigente di ruolo.
Un dirigente ogni due scuole e nessun esonero o semiesonero per la
maggior parte delle
scuole: ma con quali costi per le scuole?
Si chiede ai decisori politici della Regione, all’Ufficio Scolastico
Regionale, ai Sindacati di categorie di intervenire per trovare una
soluzione, almeno per le scuole coinvolte dalle reggenze, per una
situazione rischia davvero di compromettere la gestione e i risultati
delle scuole lombarde.
Il presidente Andis Lombardia
Loredana Leoni
(da ScuolaOggi)
redazione@aetnanet.org
|
|