Gelmini: "La scuola non stipendificio. Io studentessa perfettina, rigorosa e studiosa. Sempre un po' maestrina"
Data: Venerd́, 15 luglio 2011 ore 12:44:52 CEST Argomento: Rassegna stampa
''La scuola non puo' piu' essere vista come
uno stipendificio, ne' sono piu' accettabili gli sprechi''. Lo
afferma in un'intervista esclusiva a 'Gente', in edicola da domani, il
ministro dell'Istruzione, Mariastella
Gelmini.
''Quest'anno, per esempio, - ha aggiunto la Gelmini - abbiamo risparmiato 300 milioni di euro
solo razionalizzando le pulizie negli istituti: pagavano i bidelli e
poi appaltavano le pulizie all'esterno''. In questi giorni la
Gelmini ha annunciato, per il prossimo anno, un ulteriore scritto per
l'esame di Stato: un test Invalsi, uno di quelli tanto criticati da
insegnanti e studenti.
''Nel nostro Paese - spiega la Gelmini - i test vengono ancora guardati
e subiti con diffidenza, perche' sono visti come uno strumento punitivo.
In realta' rappresentano uno screening per scoprire punti di
forza e di debolezza. Questa nuova prova ci servira' per rendere piu'
omogenea la votazione dell'ultimo anno, cui uniremo una borsa di studio
per i ragazzi piu' meritevoli ma anche per quelli che hanno difficolta'
economiche. Bisogna cambiare impostazione''.
Il ministro dell'Istruzione, fotografata da 'Gente' nel suo ufficio al
ministero assieme alla figlia Emma di 13 mesi, parla anche della sua
vita privata e rivela di essere stata ''una studentessa
perfettina, rigorosa e studiosa. Sempre un po' maestrina. Chissa',
forse era destino''.
''So bene di vivere una situazione privilegiata rispetto a tante donne
normali, - aggiunge la Gelmini - eppure
mettere insieme lavoro e famiglia e' un'impresa anche per me. Puoi fare
la maestra o il ministro dell'Istruzione, ma i sensi di colpa e le
ansie sono le stesse, la mamma e' la mamma, ce lo raccontiamo
per consolarci che la qualita' del tempo che dedichiamo ai figli
sostituisce la quantita'. Non e' vero. Io sono tornata a lavorare
quando Emma aveva solo un mese e da allora lei sta con me, viaggia,
prende aerei, viene al ministero''.
(ASCA)
redazione@aetnanet.org
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