Manovra economica, gli emendamenti della FLC CGIL
Data: Giovedì, 14 luglio 2011 ore 07:22:23 CEST Argomento: Sindacati
Ore cruciali
per l'approvazione della manovra economica "lacrime e sangue" dopo
l'accelerazione seguita all'attacco della speculazione finanziaria.
L'incubo Grecia, la paura del default, anche alimentata e drammatizzata
ad arte, rischia di mettere una bipartisan pietra tombale sulla
discussione intorno a una pessima manovra che scarica il costo della
crisi su chi la crisi la subisce di più, non elimina sprechi e
privilegi, a cominciare dal surplus dei costi della politica, non
prevede alcun investimento che lasci sperare in un rilancio
dell'Italia, incentiva le privatizzazioni di servizi locali, in barba
ai pronunciamenti del recente referendum
sull'acqua.
Come abbiamo avuto modo di denunciare, spiegare e dimostrare su questo
sito, la manovra si accanisce in modo particolare sui dipendenti
pubblici e sui settori della conoscenza.
La FLC non si rassegna. Ha presentato ai gruppi parlamentari
dell'opposizione una serie di emendamenti al Decreto Legge 98/11. Il
dettaglio lo troverete nel documento allegato. In sintesi la FLC
propone di cassare l'intero articolo 16, quello del "contenimento delle
spese in materia di impiego pubblico", dove sono contenute, tra
l'altro, norme che non consentono alcun risparmio ma solo semplicemente
punitive, una per tutte la risoluzione del rapporto di lavoro senza
motivazione (comma 11). Emendamenti sono proposti all'articolo 19
(razionalizzazione della spesa scolastica) e riguardano il personale
distaccato all'Ansas, le reggenze delle scuole, il personale inidoneo e
quello per il sostegno. La cancellazione di numerosi commi proposta
dalla FLC è per impedire ulteriori licenziamenti (calcolati in 10.000
unità), il caos nella direzione delle scuole con accorpamenti decisi
dall'alto, in barba all'autonomia scolastica e alle competenze delle
regioni. In una parola il peggioramento complessivo dell'organizzazione
scolastica e delle condizioni di lavoro. Va abrogato secondo la FLC
anche il comma 6 dell'articolo 37, per evitare che le controversie in
materie di lavoro e su questioni previdenziali siano aggravata da
pesanti pagamenti solo per accedere al contenzioso.
Tra gli emendamenti ve ne è anche uno propositivo: introdurre un
articolo che fissi al 31 dicembre 2013 l'adeguamento dei contratti
integrativi alle norma Brunetta, così da dare il tempo per il rinnovo
dei contratti nazionali da cui gli integrativi devono discendere.
Restano valide tutte le proposte migliorative su organico funzionale e
precariato presentate a suo tempo sul cosiddetto decreto sviluppo.
(da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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