Assemblea precari della scuola del 10 luglio 2011 a Roma
Data: Lunedì, 11 luglio 2011 ore 07:54:14 CEST Argomento: Comunicati
Il 10 luglio si è
svolta a Roma un’assemblea dei precari della scuola, a cui è stato
possibile partecipare anche attraverso una web tv. Gli interventi dei
lavoratori della scuola precari e non e di alcuni genitori hanno
sottolineato come la gravità della situazione determinata da ultimo dai
provvedimenti della manovra finanziaria recentemente varata e del
decreto sviluppo richieda un innalzamento del livello della reazione.
La mobilitazione deve partire dall’idea della scuola come bene comune e
deve quindi unirsi alla protesta delle altre componenti del mondo della
formazione, studenti e genitori, allo stesso tempo allargandosi ai
processi di precarizzazione che colpiscono gli altri settori lavorativi
in un percorso che scriva autonomamente l’agenda delle lotte.
Presto verranno pubblicate dai vari Provveditorati le graduatorie ad
esaurimento per i prossimi anni. L’assemblea si dichiara contraria a
qualsiasi proposta che, andando a istituire differenze di trattamento
tra lavoratori residenti e non, limiti la libertà di movimento dei
lavoratori della scuola sul territorio nazionale. Riteniamo che il
problema del precariato non si risolva trovando un modo per difendere
il proprio incarico a tempo determinato da altri colleghi che non
riescono a lavorare nella propria regione, ma combattendo unitariamente
contro i tagli e per un investimento nella scuola pubblica.
Inoltre l’assemblea denuncia la situazione di molti colleghi nominati
dalle graduatorie di istituto, i quali non percepiscono da mesi lo
stipendio, in quanto gli istituti hanno esaurito i fondi per il
pagamento dei supplenti.
Le proposte concrete emerse dall’assemblea sono le seguenti:
- elaborare attraverso
la mailing-list un volantino informativo, sulla condizione della scuola
e sulle ricadute dei tagli, da distribuire durante le convocazioni, per
coinvolgere i precari nelle assemblee permanenti che ogni Cps
organizzerà nei luoghi che riterrà opportuni (provveditorati e scuole
polo). In quella sede si raccoglieranno le firme per la petizione
proposta dall’Msp di Milano e si lanceranno le iniziative di
mobilitazione verso l’appuntamento nazionale stabilito per l’8 di
ottobre. Perché le informazioni siano dettagliate è importante
andare sin da subito nei rispettivi provveditorati per desumere la
consistenza delle disponibilità (e quindi dei tagli) e le date reali di
partenza delle convocazioni provinciali.
- Elaborare un
volantino, di concerto con il rappresentante dei genitori presente in
assemblea, da divulgare con picchetti davanti ad ogni scuola; nel
volantino si prospetterà la condizione della scuola e l’importanza di
partecipazione da parte dei genitori e dei docenti di ruolo alle forme
di mobilitazione del Cps Nello stesso giorno si continueranno a
raccogliere le firme per la petizione di cui sopra.
- Creare da subito e
utilizzando tutti i contatti presenti e che si riusciranno a creare i
“Comitati per la scuola bene comune” sul modello dei comitati
referendari per l’acqua, che creino sensibilizzazione, coscienza civile
e conseguente mobilitazione diffusa e capillare sul territorio in
merito alla difesa della scuola come bene fondamentale e non come
‘merce’.
- Sostenere attivamente
il presidio al Miur indetto a partire dall’11 luglio da parte dei
colleghi non abilitati.
- Partecipare
come Cps alla prossima manifestazione a Genova del 23 luglio e
all’assemblea internazionale del 24 dal titolo “Loro la crisi, noi la
speranza”.
- Attivare un
monitoraggio e un coinvolgimento dei precari in merito al ricorso per
il riconoscimento del tempo indeterminato e gli scatti di anzianità
(direttiva europea), e attivare autonomamente il ricorso tramite
contatti con avvocati disposti ad assumere la causa (no ad azione
legale con sindacato).
- Scrivere una
lettera aperta a nome del CPS indirizzata agli studenti universitari e
ai colleghi non abilitati per rilanciare un’alleanza contro i tagli
all’istruzione pubblica che eviti lotte di tipo corporativo.
- Lavorare alla
proposta di una iniziativa di legge popolare, su cui ci sarà una fase
di studio preliminare da parte del CPS Napoli.
- Farsi promotori
attivi, insieme agli altri movimenti, di un percorso di costruzione
dello sciopero precario.
- Ristrutturare e
rilanciare il forum come principale strumento di comunicazione e lavoro
del CPS, delegando a Brunello e Vito; Facebook rimarrà strumento utile
soprattutto di diffusione delle iniziative.
Coordinamento precari scuola:
Roma
Latina
Napoli
Bari
Bologna
e in collegamento via web:
Milano
Firenze
Pescara
Taranto
Sciacca
movimentoinsegnantiprecari@gmail.com
|
|