L'assessore all'Educazione: ''Come Anci dobbiamo cambiare una manovra che non dà futuro al Paese''
Data: Domenica, 10 luglio 2011 ore 13:15:44 CEST Argomento: Rassegna stampa
L'assessore comunale
all'Educazione di Reggio Emilia, Iuna Sassi, ha commentato la manovra
economica varata nei giorni scorsi dal governo che avrebbe, a suo dire,
conseguenze gravi sulla comunità. "Le misure economiche e finanziarie -
ha affermato - contenute nella manovra per il 2012-2014 prevedono tagli
inaccettabili che gravano su Comuni, scuola, sanità, sociale e non
coniugano il necessario rigore con l’esigenza di sostenere formazione e
ricerca, sviluppo e produttività. La manovra economica del governo
conferma la riduzione della quota di Pil prevista per la scuola e
l’università dall’attuale 4.2% al 3.7% nel 2015. Le conseguenze per
tutto il sistema scolastico saranno disastrose, già a partire dal
prossimo settembre in cui sono previsti tagli di 87.000 cattedre e di
42.000 posti di personale Ata"
Secondo la Sassi non ci sarà, quindi, possibilità di estendere il tempo
pieno; al contrario vi sarà un aumento consistente del numero di alunni
e di problematicità nelle classi, con conseguente crescita degli
insuccessi e abbandoni scolastici. "Inevitabile il permanere
dell’Italia fra i Paesi europei con il numero più basso di laureati -
ha aggiunto - e con una formazione scolastica non all’altezza delle
sfide di competitività internazionale. La manovra del governo
danneggerà lo sviluppo italiano con la disoccupazione giovanile in
aumento e riforme strutturali e investimenti inesistenti".
Pur non condividendo le scelte del governo, come Commissione scuola
dell’Anci nazionale sono stati proposti alcuni emendamenti alla
manovra: "Data l’impossibilità e la illegittimità - la competenza
esclusiva è degli enti locali - di procedere alla riorganizzazione
scolastica a partire dal settembre 2011 da parte di Regioni, Province e
Comuni abbiamo proposto di posticipare di almeno un anno la
riorganizzazione scolastica e di portare a 700, e non a 1.000 come
ipotizzato dal governo, il numero minimo di alunni per l’acquisizione
dell’autonomia; considerato che la finanziaria prevede di mantenere
inalterato il numero degli organici di docenti e del personale
ausiliario anche per i prossimi anni, abbiamo richiesto che sia
considerato l’eventuale aumento della popolazione scolastica, nonché il
numero dei plessi e la loro dislocazione sul territorio; pur
condividendo l’esigenza di formare anche i docenti curricolari sulle
modalità di integrazione degli alunni disabili, si richiede il
mantenimento dell’organico di sostegno nella misura di almeno un
docente specializzato ogni due ragazzi con diritti speciali, mantenendo
in carico al personale ausiliario (e non ai Comuni) l’assistenza degli
alunni diversamente abili".
L'assessore ha quindi concluso augurandosi che "il ministro Gelmini non
accetti supinamente le decisioni del ministero del Tesoro, ma prenda
una posizione netta, dando risposte che scuola e Università, docenti,
studenti e famiglie si aspettano. Risposte indispensabili per lo
sviluppo del Paese".
(http://www.reggionline.com)
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