I Cobas contro la manovra economica: il governo-zombie continua l’attacco alla scuola
Data: Sabato, 09 luglio 2011 ore 20:01:06 CEST Argomento: Sindacati
Trionfa la
scuola-miseria: blocco di contratti e scatti a tutto il 2014, attaccati
docenti inidonei e sostegno, migliaia di licenziamenti tra i precari.
Come se non bastassero i tagli dei posti (20.000 di docenti e 15.000 di
ATA) previsti dalla legge
133 per il 211-2112 il decreto legge con il quale il governo ha varato
la manovra 2011 prosegue
l’immiserimento della scuola pubblica. Ecco le misure previste
nell’art. 19 del decreto:
Blocco dei contratti e degli scatti di anzianità fino a tutto il 2014 :
con la scusa di premiare il
cosiddetto “merito” gli stipendi di docenti ed Ata, già bloccati fino
al 2013, lo saranno per un anno
in più.
Migliaia di docenti inidonei costretti a trasformarsi in impiegati o a
subire l’esodo verso altre
amministrazioni: i circa 5.000 insegnanti inidonei hanno 30 giorni
dalla data di conversione in
legge del decreto per chiedere di divenire assistenti amministrativi o
tecnici nella provincia di
appartenenza. E se non si fa domanda o se in provincia non ci sono
posti mobilità forzata anche in
altra regione o verso altri comparti.
Nessun ruolo e licenziamento di massa degli assistenti amministrativi e
tecnici precari: se la
quasi totalità dei docenti inidonei assumerà i ruoli di assistenti
amministrativi o tecnici spariranno i
posti disponibili per le immissioni in ruolo e molti di quelli per gli
incarichi e di conseguenza a
migliaia saranno i precari licenziati.
Sotto attacco il sostegno: nelle prime classi in cui c’è un docente per
un solo alunno
disabile può saltare il limite dei 20 alunni; le commissioni mediche
per la diagnosi per
assegnare il docente al disabile includeranno un rappresentante Inps
per ridurre i
riconoscimenti delle gravi disabilità.
“La scuola provvede ad assicurare la necessaria azione didattica e di
integrazione per i singoli
alunni disabili, usufruendo tanto dei docenti di sostegno che dei
docenti di classe. A tal fine,
nell’ambito delle risorse assegnate per la formazione del personale
docente, viene data priorità agli
interventi di formazione di tutto il personale docente sulle modalità
di integrazione degli alunni
disabili”. Questo comma 11 dell’art.19 permette ai presidi di assegnare
agli studenti disabili
anche docenti non specializzati che abbiano seguito un corso di
formazione. Si vuole
ripetere quanto già avvenuto con l’inglese nella scuola primaria: con
un corso di 340 ore ora
la lingua può essere insegnata anche dai docenti di posto comune,
eliminando 11.000 posti;
con lo stesso metodo il governo potrebbe licenziare migliaia
specialisti di sostegno precari.
Blocco degli organici anche in presenza di aumento degli alunni a
partire dall’anno
scolastico 2012/2013 : il che significa classi più affollate con una
incidenza fortemente negativa
sulla didattica, altri tagli ai posti di lavoro e carichi di lavoro
maggiori per docenti ed ATA
Niente più esoneri o semi esoneri per i vicepresidi delle scuole con
meno di 55 classi: oltre al
danno per il funzionamento della scuola spariranno le ore assegnate a
supplenza e vi saranno circa
1000 cattedre in meno per i docenti precari.
Le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e le scuole secondarie di
primo grado saranno
aggregate in istituti comprensivi con almeno 1000 alunni, con evidenti
disagi per le scuole che
hanno tra loro distanze anche di oltre 30 chilometri, e con ulteriori
tagli di posti di personale
amministrativo.
Saranno penalizzati gli istituti (comprensivi e superiori) dei comuni
montani (costituiti con un
numero di alunni inferiori a 500) e quelli delle piccole isole
(costituiti con un numero di alunni
inferiori a 300) che avranno solo dirigenti reggenti impegnati con
incarico in altre istituzioni.
A rischio le assunzioni nella scuola: mentre il decreto sullo sviluppo
prevedeva un piano di
assunzioni, il decreto approvato proroga di un anno il blocco del turn
over nel pubblico impiego
(eccetto polizia, vigili del fuoco e agenzie fiscali).
Cobas Pubblico Impiego
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