Manovra indecente contro i precari! Introdotto nella manovra finanziaria un “ tributo ” per le cause in materia di lavoro
Data: Sabato, 09 luglio 2011 ore 14:29:27 CEST
Argomento: Sindacati


Il Presidente della Repubblica il 6 luglio ha firmato il decreto-legge n. 98 - cd. Manovra correttiva – che, con insolito tempismo, nella stessa giornata, non solo è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana ma, con la pubblicazione, è anche entrato immediatamente in vigore.
Come spiegare tanta fretta?
In realtà, tra le varie disposizioni che in tema di entrate sono contenute nel decreto, ve n’è una in particolare che, per la prima volta, introduce l’imposizione del pagamento di un contributo unificato per tutte le vertenze in materia di lavoro (oltre che di previdenza) . A quest’obbligo di spese legali dovranno pertanto sottoporsi anche i numerosissimi precari del pubblico impiego e, in particolare di tutti i comparti della conoscenza, se, avendo alle spalle almeno tre anni di precariato, vorranno chiedere giustizia in materia di lavoro per ottenere la stabilizzazione. Per capire l’entità del fenomeno si consideri che, nel solo comparto della scuola, sono  diverse decine di migliaia ( stimabili in 40.000 circa)  i ricorsi per la stabilizzazione  in via di deposito presso i tribunali ordinari: e infatti, nella provincia di Bari,  la sola FLC CGIL ne ha raccolti circa 400!

Ma cosa accadrà ora?
I ricorrenti saranno ora obbligati a pagare un contributo, non inferiore a € 103  (ma che potrebbe raggiungere, in base al reddito e al valore del ricorso somme fino a 500 euro); tale contributo deve essere pagato per ciascun ricorso all’atto del suo deposito in Tribunale dandone attestazione nella nota di iscrizione a ruolo. E così, ora, decine di migliaia di precari dovranno essere ricontattati per il versamento di un contributo vessatorio ed iniquo: anche questa volta il governo ha preferito battere cassa a danno di chi, socialmente è più in difficoltà!

Ecco così spiegate le ragioni di tanta fretta!

Tremonti si è mosso semplicemente spinto dal bisogno di scoraggiare le decine di migliaia di ricorrenti inibendo il loro diritto a muovere causa contro l’amministrazione scolastica  che è il loro datore di lavoro! Si tratta solo dell’ ennesimo attentato ai diritti dei più deboli, dei precari che vogliono rivendicare un posto di lavoro illegittimamente sottratto a causa dei tagli della Gelmini.
Ma il provvedimento rappresenta anche un duro colpo al Sindacato che, organizzando la tutela dei diritti di migliaia di lavoratori, incontrerà  ulteriori resistenze visto che, anche i ricorsi per comportamento antisindacale saranno soggetti al pagamento di spese ingiuste ed inique!
Per noi si tratta di una disposizione anticostituzionale sulla quale vogliamo esprimere il nostro dissenso con un presidio di protesta per la mattina di venerdì 15 luglio, in cui la FLC CGIL Bari sarà insieme alla Camera del Lavoro di Bari per manifestare davanti alla Prefettura  contro l’iniquità di una manovra che non solo introduce nuove gabelle, ma le impone esclusivamente a danno dei meno abbienti.

Claudio Menga
Segr. Gen. FLC CGIL Bari   http://flcbari.blogspot.com/2011/07/la-giustizia-per-chi-se-la-puo.html






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