Cara vecchia scuola elementare, ma dove sei finita o meglio quale fine t’hanno fatto fare
Data: Venerdì, 08 luglio 2011 ore 19:30:12 CEST Argomento: Opinioni
Quanti
ricordi in questo periodo
ogni docente precario faceva le ferie, ovviamente sempre col patema
d’animo, perché non sapeva quale sede avrebbe trovato a sua
disposizione, oggi invece non sa se esistono sedi dove andare a
lavorare.
Grazie alla scure di questo Governo, i
docenti annuali non sanno se potranno essere ancora definiti tali.
Quante cattedre un tempo, oggi il
nulla! Ma come mai tutto questo accanimento
proprio con la scuola? il lavoro dell’insegnante è stato sempre
invidiato dalle persone comuni, vedevano il posto del docente come uno
di quelli privilegiati, c’è sempre stata la famosa frase: “Voi state
seduti e vi beccate lo stipendio anche per Natale, Pasqua ma
soprattutto durante le ferie estive” forse questa gente ha un minimo
di ragione, ma sapete io andrei a scuola anche d’estate, purché mi
venga assicurato il mio posto di lavoro. Non sono mai stato di quelle
persone che si lamentano per lo stipendio
che prendo, può anche bastare ma almeno datemelo
ho investito una vita intera nella scuola ed oggi non può venire un
Governo di “corte” vedute e decidere di mettere un cartello sulla porta
di ogni scuola con su scritto “LA SCUOLA NON
ESISTE PIU’!” hanno smantellato l’intero apparato scolastico “Il
modulo è morto e sepolto” Così ha sentenziato Maria Stella Gelmini in
un’intervista “Il modulo dei tre docenti
su due classi è morto e sepolto per sempre”. “Il “modulo” come era
stato concepito non c’è più” ha ribadito
il ministro. Tutto ciò conferma da un lato il fatto che - sul piano
politico-ideologico - l’obiettivo di fondo è “tornare a prima del ‘68”
(Tremonti), “smantellando gli ultimi quarant’anni” (Gelmini). In questo
senso si colpisce al cuore l’idea forte della riforma del 1990, il
“gruppo docente”, il team, il principio del lavoro cooperativo in
équipe. Dall’altro si conferma – sul piano economico - che il grosso
del risparmio, nella scuola primaria, è derivato dall’abolizione dei
moduli (il 75% delle classi sul piano nazionale) e dalla loro
sostituzione con l’insegnante unico, con conseguente riduzione di
organico e com’è andata con questo cambiamento? chiedetelo agli
alunni ma soprattutto ai genitori già avevamo mal sopportato la
riforma di un’altra “splendida” Ministro la ricordate?
Nella
scuola
primaria è
prevista l'iscrizione di un bambino a partire dai 5 anni e mesi 4
compiuti. Fino dal primo anno viene previsto l'insegnamento di una
lingua straniera e dell'uso del computer e di una valutazione
biennale. Abolizione dell'esame di 5ª elementare.
I
programmi ministeriali hanno subito un cambiamento drastico per quanto
riguarda lo studio delle materie storia, geografia, scienze.
classe
|
Storia
|
Geografia
|
Scienze
|
1ª
|
Avviamento disciplina
|
Avviamento disciplina
|
Avviamento disciplina
|
|
2ª
|
Concezione del tempo in generale e del proprio
|
Conoscenza paesaggi e concezione orientamento
|
Conoscenza degli elementi/fenomeni naturali e
degli animali
|
|
3ª
|
Studio dalla Preistoria alla scoperta della scrittura
|
Conoscenza approfondita dei paesaggi
|
Studio approfondito di animali,piante;fenomeni
naturali
|
|
4ª
|
Studio delle civiltà antiche
|
Studio dei paesaggi,comprensione della
suddivisione dello Stato Italiano
|
Studio della natura e della struttura corporea
degli animali
|
|
5ª
|
Studio della civiltà Romana
|
Studio delle regioni italiane
|
Studio del corpo umano
|
|
Bella no? ancora ricordo lo spreco
dei soldi che c’è stato … in quarta elementare (insegnavo in quella
classe nell’anno quando venne introdotta questa bellissima riforma) ci
siamo ritrovati a rifare ciò che avevamo fatto l’anno precedente e non
solo le case editrici ci mandarono i nuovi libri e quelli che avevamo
lasciati a casa con uno spreco immane di quattrini, ovviamente dei
contribuenti italiani.
Ma ve la ricordate la vecchia scuola
elementare? vi ricordate cosa si studiava in terza, in quarta ed in
quinta elementare? … bene tutto quello che si faceva un tempo, grazie a
questi signori non si fa più un tempo ci si appassionava con la
storia, con la geografia immaginavamo viaggiavamo con la fantasia.
Comunque, se mettiamo a confronto le
due riforme della scuola più controverse e contestate degli ultimi
anni, notiamo che dietro c’è sempre lo stesso Ministro dell'Economia,
tale Giulio Tremonti (quella persona che ha dato del cretino ad un
altro Ministro) il progetto di demolizione della scuola pubblica
italiana è firmato proprio da lui, da questo Ministro che sta facendo
economia proprio sulla cultura e sul futuro dei nostri figli e chissà
dove ci porterà.
Sebastiano
Luca Consoli ( sebastianoluca.consoli@gmail.com )
|
|