Provincia Savona e Rimini varano piano dimensionamento istituti. La manovra taglia i dirigenti
Data: Venerdì, 08 luglio 2011 ore 07:04:01 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Una settimana di tempo per valutare, correggere e presentare eventuali controdeduzioni al piano di dimensionamento scolastico. Lo ha presentato stamani il presidente della Provincia, Angelo Vaccarezza, che ha convocato a Palazzo Nervi sindacati e i dirigenti scolastici della provincia di Savona.
''Abbiamo provato, ai sensi della riforma Gelmini, a organizzare il nuovo piano dell'offerta formativa di questa Provincia con il supporto di tutti i dirigenti scolastici, ma questo e' avvenuto solo parzialmente - ha detto Vaccarezza -. La scuola savonese si e' dichiarata pronta ad una collaborazione, ma l'accordo ha avuto toni individuali. Da qui l'impossibilita' di realizzare un progetto che accontentasse tutti''.                        
 La manovra taglia i dirigenti. Allarme dell'assessore Soldati: "La maggior parte degli istituti della Provincia dovrà accorparsi"
Da http://www.ilrestodelcarlino.it/
Rimini, 7 luglio 2011 - Gli insegnanti «già li hanno tagliati». A Rimini, a settembre, mancheranno all’appello ben 76 docenti, dopo i 170 già venuti a mancare in questi ultimi due anni. Ma ora, se passerà la manovra finanziaria varata dal governo, si taglierà anche sui dirigenti. E Rimini rischia grosso. Perché dei 30 circoli didattici e istituti comprensivi della provincia, almeno 20 hanno complessivamente (tra tutte le scuole che comprendono) meno di 1000 alunni, tetto minimo posto dalla finanziaria.http://www.ilrestodelcarlino.it/
E questo significa che «gran parte delle nostre scuole si dovranno accorpare e unire tra loro — ammette l’assessore provinciale all’Istruzione Meris Soldati — con gravi disagi per il personale scolastico e per gli studenti». Con gli accorpamenti, anche se di fatto nessuna scuola ancora rischia di chiudere, si darà infatti un bel taglio al personale amministrativo e ai dirigenti. «Con tutto quello che questo comporta. Ci potrebbero essere dirigenti costretti a occuparsi di scuole materne, elementari e medie sparse in due o tre comuni diversi, con problematiche tra loro molto differenti. E ci saranno scuole molto più numerose». Gli istituti scolastici interessati dalla riorganizzazione non sono soltanto in Valconca e in Valmarecchia, ma anche a Rimini, Cattolica, Riccione.
 
Ma non c'è solo il problema degli accorpamenti a preoccupare in questo momento la Provincia. A due mesi dalla prima campanella, c’è l’emergenza aule da fronteggiare, visto il numero di studenti in crescita. Se a Riccione è stata trovata una soluzione per il liceo Volta, per il Fellini e il Savioli (ci sarà una gestione comune di alcuni spazi), a Rimini proprio in questi giorni sono in corso sopralluoghi tecnici per realizzare gli ampliamenti necessari a ospitare 30 e passa studenti in alcune classi.
«I nostri tecnici stanno monitorando proprio in questi giorni il problema degli spazi — conferma la Soldati — visto che abbiamo una crescita forte degli alunni per classe, a seguito del taglio degli organici, e alcune aule non sono sufficienti. Abbiamo diverse classi con 30 o 31 alunni, quando invece fino a pochi anni fa si ragionava a una media di 25 studenti, e con strutture adeguate per quel dimensionamento lì. Stiamo già anche approntando degli interventi». L’emergenza è soprattutto nelle scuole superiori, dove a fronte di 31 professori in meno, l’anno prossimo sui banchi si siederanno almeno 2912 alunni (il dato potrebbe cambiare ancora, tra trasferimenti e bocciature) solo nelle prime. Secondo l’ufficio scolastico provinciale la crescita della popolazione scolastica sarà pari almeno all’1%: questo significa che tra due mesi i bambini e ragazzi che frequenteranno le scuole riminesi saranno quasi 39mila (ma si sale a 46mila con gli istituti privati).
 
di MANUEL SPADAZZI
    (ANSA)

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