Di fronte agli ulteriori tagli della scuola i Dirigenti scolastici dell'ANP pensano solo ai loro stipendi
Data: Mercoledì, 06 luglio 2011 ore 07:51:50 CEST Argomento: Rassegna stampa
Appare sconcertante la
posizione dell’ANP circa la manovra economica varata dal governo che
vede fortemente pregiudicata la governance delle scuole con la pesante
perdita di autonomia delle istituzioni scolastiche e con la scomparsa
di moltissimi semiesoneri per i vicepresidi. Sembra che la principale
rivendicazione dell’associazione dei dirigenti sia quella di farsi
aumentare lo stipendio e difendere le pensioni della categoria. Siamo
sicuri che la maggior parte dei dirigenti sia invece preoccupata per
gli effetti devastanti che avranno le norme di riorganizzazione delle
istituzioni scolastiche sulla qualità dell’insegnamento e dell’offerta
formativa. Crediamo sarebbe meglio uscire da posizioni ipercorporative
e cercare invece di creare un fronte unitario per bloccare e modificare
gli iniqui provvedimenti che colpiscono tutti i lavoratori della
scuola. dalla
Gilda degli insegnanti di Venezia
Riportiamo
la dichiarazione di G.Rambado, presidente della Federdirigenti Funzione
Pubblica e dell’ANP:
COMUNICATO STAMPA
ROMA, 1 LUGLIO 2011
LA FEDERAZIONE DELLA FUNZIONE PUBBLICA DELLA CIDA, RELATIVAMENTE AL
TESTO DELLA MANOVRA APPROVATA IERI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI, RILEVA
INNANZITUTTO CHE LA MISURA INIQUA E INCOSTITUZIONALE DI UN ULTERIORE
TAGLIO DEL 5% DELLE RETRIBUZIONI OLTRE I 50.000 EURO LORDI ANNUI SIA
STATA ACCANTONATA, ANCHE A SEGUITO DELLE FORTI PROTESTE DI QUESTA
ORGANIZZAZIONE.
RESTA INVECE DEL TUTTO INACCETTABILE LA REITERAZIONE DEL BLOCCO DEI
TRATTAMENTI PREVIDENZIALI CHE ARRIVA ORMAI A COLPIRE LA GRANDE MASSA
DELLE PENSIONI DEL PUBBLICO IMPIEGO, COME SE FOSSERO PENSIONI D’ORO.
PERMANGONO INFINE FORTI AMBIGUITA’ E CONSEGUENTI PERPLESSITA’
RELATIVAMENTE ALLE MISURE DI RIDUZIONI DEL NUMERO DEGLI ISTITUTI
SCOLASTICI AUTONOMI CHE IN QUALSIASI CASO COMPORTERA’ UN AGGRAVIO DELLE
RESPONSABILITA’ E DEI CARICHI DI LAVORO PER DIRIGENTI E DIRETTORI
AMMINISTRATIVI DELLE SCUOLE, SENZA ALCUNA FORMA DI COMPENSAZIONE
ECONOMICA PER GLI INTERESSATI.
GIORGIO REMBADO - PRESIDENTE FEDERDIRIGENTI FUNZIONE PUBBLICA - CIDA
Gilda degli Insegnanti della
Provincia di Venezia
Dopo la chiusura del carrozzone
delle SSIS era necessario provvedere con un provvedimento che
consentisse all’Italia di avere un vero percorso di formazione. Negli
ultimi quattro anni in Italia, unico paese dell’area UE, è mancato
completamente un percorso di formazione abilitante. Abbiamo così
assistito alle scandalose abilitazioni conseguite a pagamento in Spagna
o in altri paesi dell’UE che venivano riconosciute in Italia mentre
migliaia di insegnanti non abilitati continuavano ad essere utilizzati
nelle supplenze in terza fascia.
Gilda degli Insegnanti aveva dato un giudizio moderatamente positivo
alla prima stesura del provvedimento, ma aveva messo in rilievo molte
contraddizioni e i pericoli che potevano caratterizzare soprattutto la
situazione transitoria, quella relativa agli accessi ai TFA
nell’immediato (non abilitati in possesso dei titoli previsti per
l’inserimento nelle graduatorie di istituto, congelati SSIS, abilitati
che intendevano conseguire un’altra abilitazione, ecc.).
I decreti attuativi già approvati e quelli in arrivo hanno stravolto lo
spirito della legge di riforma.
Di fatto i famosi TFA (tirocini formativi attivi) stanno diventando la
riproposizione delle vecchie SSIS con la differenza che le SSIS erano
biennali, mentre i TFA sono annuali. Ritornano inalterate tutte le
dinamiche che avevano fatto diventare le SSIS una fonte di guadagno per
le università, centri di potere baronale, occasioni di “carriera” per i
formatori.
La grande differenza è che mentre le SSIS hanno sfornato molti più
abilitati concedendo loro un iniquo punteggio aggiuntivo da far valere
nelle graduatorie, punteggio ben superiore a quello previsto per due
anni di supplenza annuale, i TFA dovrebbero essere organizzati su
contingenti a numero chiuso con un massimo di incremento del 30%
rispetto ai contingenti stabiliti dal MIUR.
I numeri dei contingenti che informalmente sono noti da tempo appaiono
assolutamente insufficienti per organizzare corsi TFA in tutte le
regioni, in tutte le province e per tutte le classi di concorso.
Manca ancora l’approvazione del regolamento delle nuove classi di
concorso (si presume che saranno approvate verso la fine dell’anno) e
quindi si rischia di far partire un percorso di formazione con TFA già
obsoleto in particolare per l’insegnamento nella scuola superiore.
Per partecipare ai TFA bisogna affrontare un test nazionale a risposte
chiuse, una prova scritta organizzata dalle università e una prova
orale. In pratica un vero e proprio concorso ordinario!
Superato
questo concorso gli ammessi dovrebbero poi seguire corsi e periodi di
tirocinio pagando ovviamente le università che in questa fase di tagli
alla spesa per l’istruzione vedono i TFA come insperata occasione per
avere finanziamenti e per difendere in parte i loro organici.
E’ UNA SITUAZIONE SCANDALOSA! MEGLIO SAREBBE A QUESTO PUNTO ORGANIZZARE
SEMPLICI CONCORSI ORDINARI CON UN ANNO DI TIROCINIO EX POST FATTO
SERIAMENTE E SU CONTINGENTI MOLTO PIU’ AMPI DI QUANTO PREVISTO DAL MIUR.
IL CONSEGUIMENTO DELL’ABILITAZIONE NON COMPORTA INFATTI NESSUN
AUTOMATISMO PER L’IMMISSIONE IN RUOLO. L’ABILITAZIONE E’ UN TITOLO CHE
POTREBBE ESSERE SPESO ANCHE IN CONTESTI DIVERSI DA QUELLO SCOLASTICO
TRADIZIONALE E NEGLI ALTRI PAESI DELL’UE.
Alcune “agenzie di formazione” pubbliche e private stanno predisponendo
già ora corsi di preparazione al superamento delle prove di accesso ai
TFA, corsi a pagamento (da 200 a 500 euro). In una situazione così
confusa e con contingenti ridottissimi per la stragrande maggioranza
delle classi di concorso ciò è solo una fraudolenta vendita della
speranza.
GILDA DEGLI INSEGNANTI INVITA I COLLEGHI AD ASPETTARE LA PUBBLICAZIONE
DEFINITIVA DEI REGOLAMENTI ATTUATIVI E DEI CONTINGENTI DEI TFA
ATTIVABILI CONCRETAMENTE A LIVELLO TERRITORIALE. SOLO DOPO SI POTRANNO
ORGANIZZARE INCONTRI DI PREPARAZIONE PER GLI ACCESSI AI TFA.
GILDA INTENDE AIUTARE I COLLEGHI CHE INTENDONO PARTECIPARE AI TFA, MA
SENZA PRENDERE IN GIRO NESSUNO E A COSTI ACCESSIBILI.
Organizzeremo quindi incontri e materiali di informazione e
preparazione a partire da settembre. Prima è solo una presa in giro. I
colleghi che fossero interessati all’avvio di corsi di preparazione ai
TFA sono pregati di contattare via mail le sedi della Gilda degli
Insegnanti.
Gilda degli Insegnanti di Venezia
Federazione Gilda Unams
redazione@aetnanet.org
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