È super-stangata sugli statali. 215 euro in meno al mese. Taglio di 256 mila posti entro il 2014, mobilità obbligatoria
Data: Martedì, 05 luglio 2011 ore 08:18:16 CEST Argomento: Rassegna stampa
Gli statali
vengono pesantemente schiacciati dalla manovra di Tremonti, più del
previsto: declassamento di professori
a bidelli, occhiute visite fiscali anche per poliziotti e carabinieri,
mobilità territoriale obbligatoria e blocco degli stipendi. Il mito
dell´impiegato statale sembra duramente colpito.
L´articolo 16
della manovra d´estate, reso disponibile ieri, prepara tempi duri per i
circa 2 milioni di dipendenti della pubblica amministrazione coinvolti:
l´allungamento al 2014 del blocco della contrattazione,
dell´adeguamento all´inflazione dei salari e della retribuzione
accessoria dei dipendenti pubblici comporterà, secondo i dati della
Cgil, la rinuncia a regime a 200 euro al mese lordi e di 15 euro al
mese di salario accessorio. Tutto ciò non sarà compensato neppure dalla
indennità di vacanza contrattuale, corrisposta per l´ultimo anno nel
2010 e pari ad 8 euro al mese lordi, ora congelata.
La stretta sul potere d´acquisto, sul tenore di vita e sui
consumi degli statali vale 1,5 miliardi e comporta, dopo la rinuncia
per il triennio 2011-2013 a 5,9 punti di recupero dell´inflazione, una
ulteriore penalizzazione per il carovita che si registrerà nel 2014.
Il taglio effettivo dei salari sarà accompagnato da altre due misure
dal sapore biblico: in totale dal 2011 al 2014 la pubblica
amministrazione perderà 256 mila dipendenti, che andranno in pensione,
di cui solo uno su cinque sarà rimpiazzato a causa del blocco del turn
over. Nel solo 2014, anno nel quale il blocco viene esteso, usciranno
in 80 mila ma ne saranno rimpiazzati solo in 16 mila. Perdita netta: 64
mila.
L´altra misura che potrebbe cambiare ancora di più la vita degli
statali è quella sulla mobilità territoriale, che richiama la sortita
leghista sui ministeri al Nord. Il decretone stabilisce che la mobilità
è obbligatoria, mentre fino ad oggi era su base volontaria e compensata
economicamente.
Infine gli statali pagheranno anche un nuovo prezzo alla strategia
anti-assenteismo che viene potenziata inserendo la visita fiscale nel
giorno precedente o successivo alle festività. Ma soprattutto la norma
estende il trattamento anti-assenteismo anche alle forze di polizia e
alla forze armate: poliziotti, carabinieri e militari nei primi dieci
giorni di malattia avranno il salario tagliato dagli accessori e dalle
indennità (in questi casi la parte più rilevante dello stipendio) e
dovranno sottostare, se non hanno compiti definiti ambiguamente
«operativi», alla visita medica post-festività.
Mentre ai travet si chiedono sacrifici e l´Ice viene soppressa,
rispuntano tuttavia posti apicali: è il caso dell´articolo 18, comma
21, che prevede dopo la soppressione dell´ente di ricerca dell´Inail,
l´Ispesl, il recupero del suo direttore generale con conseguente
insediamento nell´ente controllante.
Sorprese amare nel mondo della scuola dove spariranno dai piccoli
istituti circa mille vicepresidi, ma soprattutto suscita proteste la
norma che declassa a bidello, o ad addetto alla segreteria, il docente
dichiarato inidoneo per motivi di salute. Infatti gli insegnanti della
scuola reputati dalle commissioni mediche non più idonei
all´insegnamento verranno trasformati, entro 30 giorni
dall´accertamento delle Asl, in impiegati della scuola: qualora non vi
siano posti liberi come assistenti amministrativi o tecnici, oppure non
dovessero presentare domanda di ricollocamento, verranno assorbiti
d´ufficio da un´altra amministrazione pubblica.
Rispetto all´attuale normativa, il giro di vite introdotto dal governo
è decisamente forte perché abbrevia i tempi ed introduce il
trasferimento coatto: questo riguarderà coloro che non presenteranno
«l´istanza ivi prevista o la cui istanza non sia stata accolta per
carenza di posti disponibili» e si concretizzerà nel transito nei ruoli
del personale amministrativo delle amministrazioni dello stato.
(da la Repubblica di Roberto Petrini)
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