Il docente non idoneo diventa «bidello» (ma tiene lo stipendio)
Data: Lunedì, 04 luglio 2011 ore 08:06:13 CEST Argomento: Rassegna stampa
Il prof con
problemi di salute perderà lo status di docente e diventerà assistente
tecnico o amministrativo (Ata), mantenendo però lo stipendio. A
stabilirlo è la manovra varata dal Governo, che mette nero su bianco le
regole applicative di una vecchia norma: ad oggi, infatti, i 4mila-5mila docenti che, per motivi
medici permanenti, non possono più insegnare vengono dirottati verso
biblioteche, sale di informatica o laboratori linguistici. Ma se,
finora, anche l'insegnante impiegato in biblioteca resta un «docente»,
con la manovra le cose cambieranno.
Da prof a "bidello" il passo è più breve di quel che sembra. E per chi
non presenta la domanda entro 30 giorni dalla data del certificato
medico è prevista la mobilità intercompartimentale, ossia lo
spostamento in altre amministrazioni pubbliche. La manovra prevede che il personale venga
reimmesso in ruolo su posto vacante con priorità nella provincia di
appartenenza e mantenga il maggior trattamento economico. In ogni caso,
comunque, le immissioni nei ruoli Ata saranno vincolate al piano di
assunzioni.
Secondo la Gilda con questo provvedimento «si va a chiarire una
situazione già esistente, visto che dal 1984 i docenti che non possono
insegnare trovano altri ruoli», spiega Rino Di Meglio, segretario del
sindacato insegnanti.
Le amministrazioni pubbliche verso cui saranno dirottati i docenti che
non presenteranno l'istanza saranno individuate in un decreto che
arriverà entro 90 giorni dall'entrata in vigore della manovra.
La novità non preoccupa il segretario
della Uil scuola, secondo cui «se un insegnante ha una patologia
depressivo-psicologica che gli impedisce di essere a contatto con gli
alunni va utilizzato in altri ambiti, che possono essere scolastici o
non, in base alla sua decisione di presentare l'istanza».
Contrario, invece, Mimmo Pantaleo della Flc scuola: «È una norma
palesemente penalizzante per i professori, che si troverebbero a
ricoprire ruoli da personale Ata. Altra cosa è, invece, la mobilità,
che rappresenta una soluzione più idonea perché salvaguarda le
competenze e la professionalità del lavoratore».
L'ipotesi del prof che diventa bidello
non convince del tutto anche perché «rischiano di aprirsi numerosi
contenziosi», avverte Pantaleo. Perché se è vero che si conserva lo
stipendio da insegnante, è altrettanto vero che si perde lo status di
docente (da Il Sole 24 ORE)
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