Scontenti dell’accordo gli ex Lsu della scuola
Data: Lunedì, 04 luglio 2011 ore 07:24:09 CEST Argomento: Rassegna stampa
Con l’accordo
raggiunto al Ministero del Lavoro è stato scongiurato il licenziamento
di 26.000 ex Lsu impegnati nella pulizia di circa 4.000 scuole
italiane. Un accordo quello tra il Miur, il Ministero del Lavoro, i
sindacati e i consorzi che lascia però l’amaro in bocca ai 102
lavoratori ennesi che perdono parte del loro già magrissimo stipendio.
L’accordo, secondo quanto ci riferisce Giovanna Scardilli, lavotratrice
e rappresentante sindacale per la Filcams-Cgil degli ex Lsu- prevede la
proroga degli appalti di pulizia e servizi ausiliari, permettendo così
la continuità occupazionale e la garanzia di reddito per i prossimi 24
mesi e comunque fino alla definizione della nuova gara di appalto
nazionale.
“Questo accordo – sostiene la Scardilli – è stato l’epilogo di una
lunga e sofferta vertenza apertasi da oltre 6 mesi che prevedeva la
scadenza dei contratti di appalto al 30 giugno 2011, con il conseguente
licenziamento collettivo, per effetto delle disposizioni contenute in
una direttiva del ministro Gelmini che prevedeva il ricorso al cottimo
fiduciario per singolo istituto scolastico. Durante tutto il periodo
della vertenza – ricorda ancora la Scardilli – si sono susseguiti
scioperi e manifestazioni e nel mese di maggio si è arrivati al ritiro
della Direttiva, definendone una nuova contenente la proroga degli
appalti in corso e l’effettuazione da parte del Miur di un’unica gara
di appalto nazionale, registrando però una riduzione delle risorse
disponibili. L’accordo firmato prevede: la cassa integrazione nell’anno
in corso per 65 giorni a partire dall’1 luglio e fino al 3 settembre
prossimo; la cassa integrazione nel 2012 per ulteriori 87 giorni; la
diminuzione di 4 ore settimanali. E’ evidente –sostiene ancora la
Scardilli- che molti miei colleghi potrebbero giungere alla conclusione
che questo accordo è catastrofico. Ma malgrado tutto dobbiamo ritenerci
fortunati poichè le organizzazioni sindacali, la Filcams-Cgil in testa,
hanno lottato per una continuità lavorativa degli ex Lsu anche con
pesanti compromessi che pesano sui lavoratori, anzicchè giungere ad una
graduale fuoriuscita senza nessuna possibilità di reintegrazione. E’
una magra consolazione lo sò, però tiene aperto uno spiraglio, una
strada che ci potrebbe condurre alla tanto sospirata stabilità”.
Giacomo Lisacchi
(da http://www.vivienna.it)
redazione@aetnanet.org
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