A Rovigo rischio estinzione per le scuole materne. La Fism chiede provvedimenti a livello nazionale.
Data: Domenica, 03 luglio 2011 ore 11:18:18 CEST Argomento: Rassegna stampa
Se la scuola
pubblica soffre per i tagli imposti dalla riforma Gelmini, la scuola
paritaria rischia di passarsela ancora peggio. In particolare le
materne paritarie, che svolgono un servizio insostituibile per molte
famiglie, versano in una situazione di grande difficoltà.
Per questo la Fism polesana
(Federazione italiana scuole paritarie) ha aderito all'iniziativa della
Fism nazionale: nei prossimi giorni verranno spedite al presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi, ed ai ministri Maria Stella Gelmini
(Istruzione) e Giulio Tremonti (Economia) centinaia di migliaia di
cartoline dei genitori dei bambini che frequentano proprio quelle
scuole.
Con questo gesto, le famiglie chiedono al governo di risolvere al più
presto la questione dei contributi statali. Si tratta di una vera e
propria protesta contro il provvedimento approvato ad aprile 2011 che
ripartisce alle scuole paritarie solo 167 milioni di euro rispetto ai
526 milioni promessi ed inseriti nella manovra finanziaria
2011.
la situazione di grave crisi riguarda 72 istituti paritari polesani:
tante sono le scuole non statali della nostra provincia che contano in
totale oltre 4 mila bambini, ovvero il 60% degli iscritti alle scuole
materne del territorio, ma il numero delle iscrizioni continua ad
aumentare di anno in anno.
Se tutti gli istituti paritari dovessero chiudere, non solo verrebbe a
mancare un servizio fondamentale per molte famiglie, ma "ci troveremmo
con oltre 650 dipendenti a spasso senza lavoro" ha spiegato Nicola
Morini, presidente della Fism provinciale a RovigoOggi.it (leggi
articolo).
Con l'iniziativa delle cartoline, la Fism chiede anche una ripartizione
delle somme da trasferire alle Regioni e ai Comuni calcolando, non solo
il numero di scuole, classi ed alunni delle scuole statali, ma anche il
numero di scuole, classi ed alunni delle paritarie. Secondo le parole
di Morini, “dalla Regione Veneto stiamo aspettando i contributi
dell’anno 2010-2011 legati alla vendita dei diritti tv del digitale
terrestre, un'operazione bloccata dai ricorsi per cui il Governo non è
in grado di dare risposte ai territori". (da
http://rovigooggi.it)
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