La magistratura palermitana respinge i tentativi di bloccare in extremis le prove concorsuali dei presidi siciliani previste per luglio
Data: Sabato, 02 luglio 2011 ore 10:26:18 CEST
Argomento: Sindacati


Eppure siamo ancora dinanzi al tentativo scomposto di arrampicarsi sugli specchi e di utilizzare ogni cavillo o appiglio da parte dello studio dell’avv. Caterina Giunta in Palermo al quale si appoggia la pattuglia agguerrita degli irriducibili per riuscire nell’intento di scompigliare il calendario predisposto dall’USR Sicilia e di inceppare la complessa macchina organizzativa e logistica già predisposta.
Eppure tutti compresi i ricorrenti avrebbero maggior beneficio dall’applicazione della legge n.202 rispetto allo spreco di energie indotto dal contrasto giudiziario.
La richiesta cautelare, si fonda come è ben noto, sulla sussistenza di periculum in mora cioè di gravi e irreparabili motivi che possano arrecare un danno o pregiudizio irreversibile e del fumus bomis iuris , cioè del fondato motivo dell’esistenza ictu oculi di un buon impianto e di buone ragioni giuridiche a fondamento del ricorso.
I giudici palermitani chiaramente non hanno visto o intravisto nulla di tutto ciò nel testo del ricorso e hanno tranciato nettamente un rifiuto statuendo non esservi alcun pericolo per i ricorrenti dall’applicazione del D.M. n. 2 e dal provvedimento conseguente dell’USR Sicilia. Anzi o tuttalpiù ne deriverebbe un vantaggio per i ricorrenti che si vedrebbero anche loro reinseriti nel procedimento reiterativo del concorso.
Ora si passerà al merito delle argomentazioni sia davanti allo stesso TAR di Palermo sia davanti al TAR Lazio.
Ma tutto lascia supporre che l’analisi del merito nulla aggiungerà alle pronunce già esitate, visto che i ricorrenti non deducono quali siano i motivi sopravvenuti e il grave danno prodotto da tali motivi che imporrebbe l’annullamento o la sospensione o quant’altro dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati.
Tutto lascia supporre che l’11 luglio si porrà fine a questa vicenda che ha mortificato la scuola siciliana per una ingiusta e sconcertante persecuzione giudiziaria nei confronti di 416 dirigenti che senza loro colpa hanno subito una incredibile e speciosa campagna di aggressione mediatica, avendo avuto il solo torto di vincere un concorso e di aver svolto nonostante tutto un servizio encomiabile a vantaggio della scuola siciliana.







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-242896.html