Il segretario della Flc, Pantaleo, a Catania: “Un grande sindacato deve sapere ascoltare le richieste di lavoro e di diritti.”
Data: Venerdì, 01 luglio 2011 ore 12:16:42 CEST Argomento: Comunicati
“Oggi c’è
grande fermento, nella società civile, di associazioni, di movimenti,
di gente che vuole dire la propria e ha voglia di essere ascoltata. E’
importante, per un grande sindacato come il nostro, il saper ascoltare.
La gente non vuole più delegare altri quando si parla di diritti
fondamentali come il proprio lavoro, ma ha bisogno di partecipare
direttamente. I giovani non vogliono più che si parli a nome loro
perché vogliono farlo direttamente. Per questo oggi è cambiato il modo
di fare sindacato” – esordisce così Mimmo Pantaleo, segretario generale
FLC CGIL, nell’intervento conclusivo ai lavori della giornata dal
titolo “Essere FLC, essere in FLC – La parola ai protagonisti” che ha
avuto luogo il 30 giugno a Catania.
Durante il convegno Pantaleo ha incontrato i lavoratori che operano nei
vari comparti della conoscenza (scuola, università, ricerca, formazione
professionale, l’alta formazione musicale e artistica e il Policlinico)
della provincia etnea, ed è stato dato ampio spazio alle testimonianze
di chi opera nel settore dando voce e risalto ai problemi e alle
drammatiche difficoltà che la scuola, l’università e la ricerca stanno
vivendo in questi anni, dopo i tagli della riforma Gelmini, e alle
ricadute negative che le scelte governative hanno avuto in un
territorio deprivato culturalmente ed economicamente qual è la Sicilia.
“ I tagli indiscriminati di questo Governo sono sostenuti da un piano
ideologico ben preciso e dalla logica fortemente classista – continua
Pantaleo - Le risorse recuperate dai tagli del 2008 nella scuola
primaria furono destinate all’abolizione dell’Ici per le classi
abbienti. Stanno facendo passare l’idea che scuola di massa non può
coincidere con scuola di qualità, ma nel calcolo degli organici, non si
può avere come unico punto di riferimento il numero degli alunni,
bisogna tenere in considerazione il tasso di disoccupazione del
territorio, il tasso di abbandono e di dispersione scolastica, perché
sappiamo quanto ancora più pericolosi siano e quante ripercussioni
negative abbiano nelle regioni del Sud, i tagli alla filiera della
conoscenza”.
Il meeting, molto seguito e partecipato, ha visto gli interventi
oltreché del segretario nazionale FLC CGIL Pantaleo, del segretario
generale FLC CGIL Sicilia, Giusto Scozzaro che ha messo in evidenza le
difficoltà che il mondo della conoscenza ha a livello regionale:
“Questa Regione è incapace di spendere le risorse che le vengono
attribuite e di programmare progetti di sviluppo. Quest’anno sono stati
spesi solo il 3% dei fondi che erano arrivati, che sono una percentuale
ridicola considerando le difficoltà economiche e di sviluppo che la
Sicilia ha. E anche quando qualche progetto viene messo in campo, come
quello a sostegno dei precari, fa ancora più danni perché penalizza
fortemente chi ne usufruisce”.
Anche Antonella Distefano, segretario
generale FLC Catania, organizzatrice e promotrice dell’incontro,
ha messo in luce quanto fatto, a livello locale, dal sindacato: “Con un
impegno forte e un capillare lavoro di ricognizione avviato con
l’Ufficio Scolastico Provinciale di Catania siamo riusciti a mantenere
il tempo pieno già avviato anche nelle prime classi, che dovevano
essere penalizzate, abbiamo cercato di rendere il più razionale
possibile, nonostante i tagli pesantissimi effettuati, la distribuzione
del personale ATA, per garantire almeno la vigilanza in ogni scuola,
ribadendo la nostra ferma contrarietà a quanto sta avvenendo nella
scuola catanese. Per quanto riguarda l’università abbiamo rilevato
gravi irregolarità sia nella formazione della commissione per redigere
il nuovo statuto, sia nelle clausole del nuovo regolamento, sia nella
quasi totale assenza di relazioni sindacali costruttive. Abbiamo
avviato un percorso, anche legale, per richiedere trasparenza nelle
azioni e tutela dei lavoratori, precari e stabilizzati. Anche al
Policlinico sono state avviate una serie di diffide, e in prospettiva,
di azioni legali per ripristinare i diritti basilari dei lavoratori,
come quello di partecipare liberamente alle assemblee dei lavoratori”.
redazione@aetnanet.org
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