Griglie di correzione: l’illusione di poter essere oggettivi
Data: Giovedì, 30 giugno 2011 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Ogni insegnante, in questi esami di Maturità 2011, dovrà mettere in campo tutte le sue capacità di giudizio per poter cogliere il positivo di ogni studente e valorizzarlo nei limiti del possibile. Le griglie di valutazione, in questo caso, sono solo uno strumento, che non risparmia il docente dalla  responsabilità di capire che cosa ha fatto, o cercato di fare, uno studente.
Tali griglie non vanno intese come delle rigide gabbie nelle quali costringere la valutazione
del docente, ma servono per focalizzare l’attenzione su alcuni elementi  delle prove
svolte dai candidati.
Di solito le griglie di valutazione proposte dovrebbero essere  calibrate sulle classi  che devono sostenere l’esame di stato,  riadattando opportunamente i punteggi per ciascun indicatore
alla classe specifica. Ma spesso, all’interno delle commissioni dì esame, si vivono contrapposizioni tra le griglie inserite nel documento del 15 di maggio della scuola ospitante con quelle importate da zelanti membri esterni.
Molte sono le tipologie di griglie valutative che circolano nelle migliaia di commissioni d’esame sparse su tutto il territorio nazionale, alcune sono fantasiose, altre contorte, altre ancora logorroiche, ma in sostanza l’esperienza valutativa di molti bravi docenti è sintetizzata in pochi passi di seguito riportati,
La conoscenza di contenuti,  ovvero gli  argomenti e  il  lessico (non in senso nozionistico),  la comprensione sono  i due obiettivi minimi da raggiungere  e da cui partire per lo sviluppo di ulteriori abilità.
L’uso di una terminologia tecnica e di un lessico appropriato, le  capacità espositive chiare e di produzione, rappresentano il livello dell’applicazione  che si congiunge con quello dell’esposizione.
Le capacità di approfondimento analitico, di elaborazione e sintesi, di valutazione personale, consentono, infine, di verificare abilità complesse e di ulteriore sviluppo delle capacità espositive, anche su un piano personale.
Rimane sempre il dubbio che le  Griglie di correzione rappresentano solo l’illusione di poter essere oggettivi nella valutazione dei nostri studenti.


Aldo Ficara
aldodomenicoficara@alice.it






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