Nuovo Direttore Regionale: un saluto di attesa e un augurio
Data: Giovedì, 30 giugno 2011 ore 01:00:00 CEST
Argomento: Redazione


A fine giugno non abbiamo ancora la notizia ufficiale dell’arrivo  in Sicilia del nuovo Direttore regionale nominato da Ministero e pare che la dott.ssa Marisa Altomonte  non appena sarà registrato il suo decreto di nomina ,prenderà possesso dell’incarico, magari in piena estate,
    L’Ufficio Scolastico regionale della Sicilia, infatti,  dopo il pensionamento del direttore Guido Di Stefano nel mese di novembre è stato diretto per alcuni mesi dal vice direttore Giuseppe Italia, il quale ha anch’egli lasciato l’incarico e  dopo il pensionamento è stato  nominato “consulente” dell’Assessore Centorrino.
         Già da  alcuni mesi  dirige l’USR il provveditore di Palermo, Gianni Leone, il quale ha preso in mano la delicata situazione della scuola siciliana e sta affrontando con titanica energia la complessità degli organici, del concorso dei 416 dirigenti “congelati”  e prossimamente dei trasferimenti del dirigenti, così da poter assicurare il regolare avvio dell’anno scolastico.
Il nuovo direttore , quando arriverà troverà una scuola siciliana che, nonostante tutto, funziona ed è ricca di potenzialità che necessitano una guida sicura ed una progettualità organica nel cammino verso la qualità ed una veramente “agita” autonomia scolastica.
    Non mancano i problemi specie quelli connessi all’organico, in tutti i settori,  alla riduzione della spesa pubblica per la scuola, ed anche alla riduzione dei finanziamenti regionali  per la scuola siciliana che hanno visto ridotti del 20%  il contributo regionale.
Drastica e dura decisione, subìta dalle scuole, in netto contrasto con quanto lo stesso Presidente della Regione nel discorso augurale dell’anno scolastico aveva dichiarato, assegnando alla scuola siciliana centralità, priorità, importanza strategica, prospettiva di futuro…… tutte belle parole, senza sostanza e senza coerenza.
Altri problemi sono connessi alle strutture, alle attrezzature e sussidi  che rendono le 1.053 scuole siciliane a macchia di leopardo: con realtà scolastiche di eccellenza e situazione di limitato sviluppo. La necessità di un nuovo piano di dimensionamento  sarà certamente uno scoglio non facile da superare, specie quando viene meno la collaborazione dell’Ente Locale
L’impatto con gli effetti del riordino della scuola secondaria di secondo grado, i modificati orari di cattedra ed i nuovi indirizzi,  il tempo pieno nella scuola primaria, ed il tempo prolungato nella secondaria di primo grado, saranno i temi “caldi”  della scuola siciliana, campo di lavoro tutto da inventare per il nuovo Direttore  Regionale, la quale dovrà dare un’anima ed un volto alla scuola siciliana che cresce per diventare anche “scuola d’Europa”
I fondi europei  hanno costituito, infatti, la principale  fonte di sostentamento all’ordinaria vita scolastica, operando alchimie e strategie per garantire il regolare funzionamento della scuola.
Tempi duri e neri per la scuola siciliana e per tutta la popolazione , visto il perdurare dello stato di instabilità politica, che passa attraverso un bilancio provvisorio ed una sempre diffusa precarietà.
    Auspichiamo che il nuovo direttore, dopo il necessario rodaggio per conoscere uomini e cose, possa dare una positiva impronta alla scuola siciliana, che ha tante potenziali  risorse  ed è aperta alle innovazioni che hanno una progettualità definita .
    Una delle tante sfide da affrontare è certamente quella della didattica efficace ed efficiente, utilizzando al meglio il tempo scuola, che è stato ridotto dai tagli di organico, come pure quello della cultura di rete, ora quanto mai indispensabile per la riduzione del personale di Segreteria.
    Concentrare e differenziare alcuni servizi tra le scuole e tra gli Uffici scolastici provinciali è sarà certamente una nuova via da percorrere, che il nuovo direttore regionale certamente sosterrà e potenzierà



Giuseppe Adernò
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