I silenzi del Tar…e quelli della Cislscuola…..Lettera aperta al sindacato
Data: Mercoledì, 29 giugno 2011 ore 19:39:19 CEST Argomento: Comunicati
Spett.le
Cislscuola,
apprendiamo che in data 28 giugno 2011, codesta organizzazione
sindacale ha formalmente chiesto al Presidente della Repubblica il suo
intervento in relazione al contenzioso generato dal DM 42/09 e che
ancora non ha trovato adeguata soluzione a livello giuridico e
amministrativo.
In tale missiva si evidenzia la preoccupazione legata a questa vicenda
con, in testa, i rischi connessi all’avvio del prossimo anno scolastico.
Leggendola, non si possono non muovere rilievi di un certo tipo.
Nella fattispecie, il contenzioso legato al DM 42/09 è da addebitare
alle scelte scriteriate dell’amministrazione e al placito benestare
delle OO.SS. confederali, le quali hanno salutato in modo entusiasta un
provvedimento apparso immediatamente discriminatorio e
anticostituzionale anche ai non addetti ai lavori.
In particolare, codesta organizzazione sindacale ha sottolineato più
volte, in diversi comunicati, come certe “scelte di vita fatte nel
2007” andassero tutelate, senza MAI porsi il problema rispetto a chi
quella scelta l’avesse fatta su un piano triennale di 150.000
assunzioni poi diventati tagli.
Appare inoltre incomprensibile anche il sostegno dato da codesta
organizzazione sindacale all’emendamento, poi espunto, volto a
congelare le graduatorie ad esaurimento del biennio 2009/11.
Ci si chiede pertanto di quale personale della scuola la cisl si
definisca “rappresentativa” perché gli oltre 2250 membri del gruppo “NO
congelamento, SI’ trasferimenti, NO tagli” non si riconoscono in una
politica anticostituzionale e lesiva di diritti riconosciuti non da
uno, ma da ben tre gradi di giudizio e da un’interpretazione della
296/06 già bollata come errata dal TAR del Lazio che, con sentenza n.
10809/2008, ha confermato che « la riconfigurazione delle graduatorie
provinciali, da permanenti a esaurimento stabilita dalla legge 296/06,
non implica l’immobilità e/o la cristallizzazione di queste ultime nel
senso inteso dall’amministrazione scolastica […] non sono dunque
ipotizzabili preclusioni di mobilità, anche territoriale, nell’ambito
delle distinte graduatorie».
Siamo oltremodo stupiti dal fatto che la cislscuola impieghi un così
grande carico di energie ed attenzioni alla questione “coda-pettine”,
(tanto da richiedere l’intervento del Capo dello Stato) e taccia, con
un silenzio che fa tanto rumore, di fronte allo scempio che si profila
nei prossimi giorni.
Nella manovra che l’esecutivo si appresta a varare, infatti, si
rinvengono elementi forieri di ulteriore instabilità nel già martoriato
mondo dell’istruzione pubblica:
Ø Il blocco degli organici;
Ø L’accorpamento di istituzioni
scolastiche;
Ø Le riduzioni sul sostegno;
Ø Il blocco degli stipendi;
A ciò vanno aggiunti i 150.000 tagli previsti dalla legge 133/08, la
riduzione dei fondi della legge 440/97, il minore stanziamento per le
spese correnti e la gestione delle supplenze brevi che ha messo in
ginocchio tantissime istituzioni scolastiche.
A tutto ciò, la cislscuola risponde con il silenzio. Un silenzio che
non fa onore a un’organizzazione che si definisce “rappresentativa del
personale della scuola”. Un silenzio che lascia, ancora una volta, i
lavoratori SOLI di fronte alla dequalificazione umana e professionale
della propria figura e lascia intravedere un ripensamento del ruolo
delle organizzazioni sindacali, sempre più legate alle politiche di
tesseramento e sempre più distanti dalle reali esigenze dei lavoratori.
I 2257 membri del
gruppo “NO congelamento, SI’ trasferimenti, NO tagli”
carlo_priolo@virgilio.it
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