Fermato ancora il turn over; nuovo stop alle cattedre. Insegnanti di sostegno, previsto un docente ogni due alunni disabili
Data: Mercoledì, 29 giugno 2011 ore 08:38:20 CEST Argomento: Rassegna stampa
Gli impiegati
pubblici e la scuola pagano un prezzo alla manovra di Tremonti. É
previsto il blocco, o congelamento, degli stipendi e delle retribuzioni
accessorie per i dipendenti pubblici fino al 2014: si tratta di una
proroga di un anno dello stop impresso dai precedenti decreti.
Come di consueto arriva anche un fermo al turn over nel pubblico
impiego ancora per un anno. Esclusi dalla stretta i Corpi di Polizia, i
Vigili del Fuoco e le agenzie fiscali. Lo stop riguarderà anche le
assunzioni di nuovo personale negli enti pubblici non economici, e in
alcuni altri enti come quelli lirici, l´Agenzia spaziale italiana, il
Coni, il Cnel, e l´Enac. Prevista anche la trasformazione del Istituto
del credito sportivo in spa.
Di fronte alla nuova misura sugli statali già fioccano le
proteste. Cgil, Cisl e Uil dei settori del pubblico impiego sono
«nettamente contrarie a qualsiasi ipotesi di nuovo blocco dei contratti
pubblici» e «in mancanza di risposte chiare e qualora le indiscrezioni
dovessero rivelarsi veritiere non esiteremo ad intraprendere tutte le
azioni a tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori pubblici».
Proteste in vista anche dal settore dei medici.
Novità anche per la scuola. Ecco gli obiettivi: impedire che dal 2012
possa tornare a crescere il numero di cattedre e di posti da
amministrativo, tecnico ed ausiliario; allargare le competenze sul
sostegno agli alunni disabili a tutto il personale docente; aumentare i
controlli sulle diagnosi che indicano il supporto didattico agli alunni
con problemi di apprendimento; accorpare le segreterie delle scuole
materne, elementare e medie, affidare gli istituti più piccoli a
presidi temporanei. Anche l´organico degli insegnati di sostegno,
attribuito alle singole scuole o a «reti di scuole», dovrà prevedere in
media un docente ogni due alunni disabili.
Rassicurazioni giungono tuttavia dal ministero della Pubblica
istruzione: «Al momento nessun taglio agli organici della scuola, ai
fondi per l´università e sui finanziamenti alla ricerca è previsto
nella manovra economica attualmente in discussione che sarà presentata
in consiglio dei ministri», recita una nota diffusa ieri in serata. (da
la Repubblica)
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