Quizzone prevedibile. La metà dei ragazzi conosceva le materie
Data: Martedì, 28 giugno 2011 ore 21:30:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Quali sono le
funzioni del presidente della Repubblica? E che tipo di edifici
vulcanici può creare un’eruzione lineare? L’esame di maturità ha
tagliato ieri il traguardo della terza tappa, il temuto quizzone, serie
di domande su cinque materie preparate non dal ministero ma dalla
singole commissioni e quindi diverse da scuola a scuola. È fra le prove
considerate più difficili dai ragazzi, addirittura la più dura secondo
un sondaggio di Studenti. it. Anche se non sempre la paura appare del
tutto giustificata. In teoria le cinque materie dovrebbero essere
segrete, una sorpresa che il mezzo milione di maturandi avrebbe dovuto
scartare proprio ieri mattina.
E invece— secondo un altro
sondaggio, stavolta di Skuola. net— la metà dei candidati (il
51,5%) le materie le sapeva già, mentre uno su dieci (l’ 11,2%)
conosceva addirittura i quesiti. Già negli ultimi anni il quizzone
aveva sollevato perplessità e in futuro questa parte dell’esame
dovrebbe cambiare. Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha
annunciato più volte l’intenzione di aggiungere fin dal prossimo anno
un test standard, con domande uguali per tutte le scuole e non più
preparate dalle singole commissioni. Un modo per garantire maggiore
uniformità di giudizio tra le diverse aree del Paese, che invece oggi
conoscono mille gradazioni diverse tra la manica larga e la massima
severità. Ma i tempi per la riforma, ribadita l’ultima volta dalla
Gelmini solo pochi giorni fa, sono davvero stretti. L’esame di Stato è
regolato per legge e quindi, per cambiarlo, non basta una circolare del
ministero ma serve un’altra legge. La prassi, poi, dice che le regole
dell’esame vanno modificate prima dell’inizio del relativo anno
scolastico. Se il debutto deve essere davvero nel 2012, quindi, bisogna
chiudere al massimo entro i primissimi giorni di settembre. Il
ministero sta studiando la soluzione possibile e non viene esclusa
l’ipotesi di un decreto legge, forse l’unica che potrebbe garantire
davvero un percorso così veloce. Ma se è certo che il test sarà
preparato dall’Invalsi, l’Istituto di valutazione che già cura le prove
per l’esame di terza media, sono diversi i nodi tecnici ancora da
sciogliere. Prima di tutto le materie che dovrebbe toccare: sicuramente
italiano e matematica, ma forse anche l’inglese e una materia
scientifica. Il secondo problema è decidere se introdurre una prova
uguale per tutti i tipi di scuola, dal Classico all’Istituto tecnico,
oppure tararle in modo diverso per ogni indirizzo. La prima strada è la
più semplice ma richiederebbe di abbassare verso il basso il livello
delle domande per non «punire» gli studenti di tecnici e professionali.
Mentre la seconda, con test diversi a seconda dell’indirizzo, sarebbe
più corretta ma anche più complessa da realizzare, perché il numero
delle diverse prova potrebbe andare da un minimo di 4 ad un massimo di
29. Aspetti tecnici che potrebbero essere decisi anche in un secondo
momento, non per forza insieme alla legge o al decreto. Ma anche per
questo non è da escludere che, almeno in un primo momento, il test
Invalsi si aggiunga e non sostituisca il quizzone di ieri. (da
http://www.quotidianamente.net)
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