Fini: affrontare con lungimiranza il nodo della cittadinanza
Data: Martedì, 28 giugno 2011 ore 15:26:47 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Anche la popolazione scolastica italiana cambia fisionomia, si apre sempre più a studenti di cittadinanza non italiana e Gianfranco Fini rinnova l'invito a non chiudere gli occhi, a non costruire muri: «La questione dell'ottenimento della cittadinanza italiana deve essere affrontata con lungimiranza. Il 60% dei minori stranieri che vivono in Italia sono nati qui da noi ed è anche a loro che dobbiamo guardare dal momento che nei fatti sono già a tutti gli effetti veri cittadini italiani», ha rilanciato il presidente della Camera, intervendo a Montecitorio alla presentazione di un'indagine sull'accoglienza nelle scuole degli alunni stranieri, svolta dalla commissione Cultura della Camera, presieduta da Valentina Aprea.    
 Il 7% degli studenti sono di nazionalità non italiana
Fini batte sul tasto del no all'intolleranza inquadrando i contorni di un fenomeno che, dati alla mano dell'indagine della Commissione, «la presenza degli alunni stranieri, pari al 7% del totale degli studenti (con un valore assoluto di 629.360 unità, rispetto ad una popolazione scolastica complessiva di 8.945.978 unità), è diventato ormai un aspetto strutturale del nostro sistema scolastico.
In tutti gli ordini e gradi di scuola, è aumentato anche il fenomeno degli alunni stranieri nati in Italia, che hanno superato, nel periodo 2008-2009, le 200mila unità, con un incremento del 17% rispetto all'anno precedente. Se a questo si aggiunge che lo scorso anno sono nati 104mila bambini da coppie straniere, pari quasi al 19% del totale delle nascite in Italia, si comprende in modo inequivocabile, ha detto Fini, «come la sfida delle moderne democrazie sia proprio quella di affrontare in modo nuovo rispetto al passato, il tema dell'integrazione e della cittadinanza».
Più alunni stranieri all'infanzia e alla medie
Tornando all'indagine, spicca poi come l'incremento maggiore di presenze di alunni stranieri si è registrato nella scuola dell'infanzia (12,%), seguito da quello della scuola secondaria di primo grado (10, 8%) e da quello di secondo grado (9,3%); nella scuola primaria invece l'incremento registrato é stato minore (7,6 per cento). Dal confronto con gli iscritti stranieri degli ultimi due anni, si é rilevato inoltre che il costante aumento é stato rallentato, visto che nell'anno scolastico 2007-2008 l'incremento era stato del 14,5%, contro il 9,6% registrato nel periodo 2008-2009. Tuttavia nel 2050, stima lo studio, gli alunni stranieri potrebbero superare gli italiani.
 (di Claudio Tucci   da IlSole24Ore)

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