Il Tar boccia i tagli della Gelmini; ripristinata classe di liceo musicale in Puglia
Data: Domenica, 26 giugno 2011 ore 11:47:15 CEST
Argomento: Rassegna stampa


E due. Dopo il liceo classico "Socrate" di Bari, tocca al liceo musicale di Acquaviva delle Fonti cantare vittoria contro i tagli del ministro Mariastella Gelmini. La sezione barese del Tar Puglia, infatti, ha disposto la riapertura di una classe prima di nuova istituzione del liceo soppressa a causa dei tagli previsti dalla circolare ministeriale del marzo scorso sugli organici. Lo rivela il segretario della Flc Cgil di Bari, Claudio Menga.  
   I giudici amministrativi hanno accolto la richiesta avanzata dai genitori degli alunni di una classe del liceo musicale. L'obiettivo era la sospensione di una delibera del Consiglio d'istituto con cui si decideva, visto il diktat imposto dall'amministrazione scolastica, di respingere la richiesta di ammissione alla classe prima del liceo musicale di ben 17 candidati sui 44 complessivi nonostante tutti avessero superato il test di ammissione. Infatti, all'unica classe precedentemente autorizzata dall'amministrazione scolastica, erano stati ammessi 27 alunni, "un numero comunque elevato visto che, in barba alle norme che tutelano il diritto all'inserimento ed allo studio dei disabili, del gruppo classe fa parte anche un alunno disabile il cui diritto a stare in una classe composta di 20 alunni  -  e non di 27  -  era stato praticamente ignorato".

"Ancora una volta  -  sottolinea la Flc Cgil  -  i giudici ribadiscono l'illegittimità di ogni forma di limitazione al diritto allo studio e riaffermano che le norme sulla razionalizzazione delle risorse umane, il decreto sugli organici e la circolare ministeriale non possono ledere, per mere esigenze di cassa, il diritto allo studio delle famiglie e dei loro figli. Ancora una volta, dunque, i genitori e i cittadini della provincia di Bari  -  conclude la nota  -  vincono una battaglia di civiltà, prima ancora che legale e la Flc di Bari accoglie con piena soddisfazione questa sentenza della magistratura che anche a Bari, come in altre parti d'Italia, sta sconfessando la linea controriformistica sull'istruzione pubblica adottata dalla Gelmini".
A fare da apripista, infatti, furono i genitori degli studenti di una classe del liceo classico "Socrate" di Bari che si rivolsero al Tar contro la soppressione della classe dei loro figli. Anche in quella circostanza i giudici imposero la ricomposizione della classe: "La coesione realizzata in una classe di studenti  -  sentenziarono  -  non può essere compromessa". Giudizio confermato qualche settimana dopo anche dal Consiglio di Stato che respinse il ricorso in appello presentato dal ministero dell'Istruzione attraverso l'Ufficio scolastico regionale.
(da La Repubblica)

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