''Il coordinamento degli studenti aquilani dice BASTA. Se il Governo non ci tutela, ci rivolgeremo alla Giustizia.
Data: Sabato, 25 giugno 2011 ore 19:52:26 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Dopo averci fatto spendere migliaia di euro per laurearci a corsi abilitati a numero chiuso istituiti dal Ministero ora ci ignorano…o forse peggio, si permettono di dire che dovremo fare pure un concorso…ma scherziamo, dopo un test di ammissione, oltre 50 esami universitari, un esame di laurea che “, ha valore di esame di Stato e abilita all'insegnamento” come recita il DL 137/2008, dovremmo spendere altri soldi, in quella macchina mangia soldi che sono i concorsi, cinquanta esami universitari non bastano? Nel paese in cui ''Nel 2010 la corruzione è aumentata del 30,22 per cento, come indicato nel 2011 dal procuratore generale della Corte dei Conti, qualcuno si illude che i concorsi abiliteranno i più meritevoli? Non avendo più fiducia in questo Governo, agiremo nell’unico luogo in Italia dove LA LEGGE E’ ANCORA UGUALE PER TUTTI. Oltre ai ricorsi al TAR e al Giudice del lavoro per l’inserimento nele GAE, ci prepariamo ad una class- action in cui vogliamo essere risarciti per tutti i soldi che ci hanno fatto spendere in una laurea che vale meno della carta su cui è scritta, (circa cinquantamila euro a studente). Chi è con noi ed è stanco di subire, invii una mail con tutti i suoi dati a “risarcimentosfp@gmail.com”, molti avvocati abruzzesi sono disponibili a rappresentarci gratis e siamo certi che in tutta Italia altri si aggiungeranno. Perché il Ministero ha continuato ad attivare corsi abilitanti e non li ha chiusi come le SISS, perché ha continuato a far spendere a migliaia di famiglie tutte le loro risorse per un titolo inutile. Ogni altra laurea oltre all’insegnamento apre altre strade, con Scienze della Formazione primaria puoi solo fare la maestra, se non accedi all’insegnamento non puoi farci nient’altro, soldi e fatica sprecati. La Costituzione dice che tutti i cittadini sono uguali, noi abbiamo la stessa laurea, presa lo stesso giorno, con la stessa commissione, ma alcuni lavoreranno altri sono esclusi non si sa per quale motivo….confidiamo che anche per i Giudici, i principi fondamentali della Costituzione, abbiano più valore di quelle norme attuate da questo Governo in contrasto con l’ Art. 3, della Costituzione Italiana, ''Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.* Dott.a Clara Calvacchi Rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà di Scienze della Formazione. Dott.a Clara Calvacchi Rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà di Scienze della Formazione





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