PD, ripristinare meritocrazia alla scuola di Catania
Data: Sabato, 25 giugno 2011 ore 11:30:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Chiarire le motivazioni per le quali è stato eliminato il merito come "unico requisito di accesso" alla Scuola superiore di Catania, e assumere iniziative "al fine di promuovere il merito degli allievi e l'eccellenza delle strutture universitarie". Lo chiedono Walter Tocci e Giuseppe Berretta (Pd), in un'interrogazione rivolta al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini.                 
 "Esistono in Italia - premettono Tocci e Berretta - prestigiose istituzioni universitarie, come la 'Normale' o la 'S. Anna' di Pisa, nelle quali agli studenti ammessi, previa severa selezione esclusivamente meritocratica, è assicurato un arricchimento culturale integrativo dei corsi di studio seguiti con continuità e con successo nell'università alla quale sono iscritti, insieme con una residenzialità gratuita che dà luogo ad una comunità di giovani studiosi, nella quale si incontrano ed integrano esperienze e culture diverse in una diuturna convivenza in grado di vivificare i rispettivi percorsi culturali, professionali ed umani. Ne è riprova l'annuario dei nomi illustri che hanno frequentato queste scuole".
"L'opportunità di replicare le caratteristiche di queste istituzioni - continuano i deputati Pd - e diffonderne l'efficacia formativa in contesti territoriali e sociali diversi, ha indotto nel luglio del 1998 il Ministero e l'università di Catania ad istituire, con un apposito accordo di programma, la Scuola superiore di Catania con le medesime finalità ed analoga organizzazione". In seguito, "dopo i primi cinque anni di sperimentazione la Scuola superiore di Catania è stata valutata molto positivamente dal Ministero e, conseguentemente, istituzionalizzata". 
"Il 26 e il 28 aprile 2011, tuttavia, il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione hanno approvato un nuovo regolamento del collegio Villa San Saverio, prestigiosa sede della scuola, stravolgendo alcune delle sue caratteristiche fondamentali: la vita di comunità obbligatoria e il merito quale unico criterio selettivo, per ricondurre l'accesso e la frequenza alla scuola alla normativa sul diritto allo studio e alla residenzialità universitaria". Gli ex allievi della Scuola, riferiscono gli interroganti, "chiedono che venga chiarito, a loro, agli allievi e alla comunità scientifica catanese le ragioni che hanno condotto all'eliminazione del requisito esclusivo del merito per l'accesso alla scuola e all'introduzione di un corrispettivo proporzionale al reddito per accedere alla scuola, in contrasto con l'accordo programmatico tra Ateneo e Ministero, che prevedeva il contrario, e con quanto avviene nelle altre scuole di eccellenza".
   (AGENPARL)

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