Classi affollate: urge una riqualificazione strutturale. Valutazione scientifica della loro formazione
Data: Sabato, 25 giugno 2011 ore 10:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Il sempre maggior affollamento delle aule e la relativa inidoneità delle stesse ad accogliere gli alunni in condizioni di sicurezza, salubrità e vivibilità, presenta  implicazioni di carattere tecnico strutturale  di difficile soluzione attraverso misure di solo carattere  organizzativo, ma al contrario affrontabile attraverso una mirata riqualificazione edilizia degli edifici e delle aule.
Il regolamento per la razionalizzazione della rete scolastica (DPR 81/2009)  prevede, tra le altre cose,  anche l'innalzamento dei limiti minimi e massimi per la formazione delle classi. In prima applicazione, per il 2009-10 è stato applicato soltanto l'innalzamento dei minimi, mentre il numero massimo è  applicato dall’ anno scolastico in corso. Questa  disposizione ministeriale sugli organici avrà l'effetto di ridurre il numero delle classi del primo anno di corso e, conseguentemente, di risparmiare sugli organici del personale docente, affollando in modo consistente le aule scolastiche.
Ai fini della sicurezza anti-incendio, in una aula scolastica il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in 26 persone” (art. 5.0 del D.M. 26 agosto 1992 : “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” ).
Questo  limite di 26 persone, “massimo affollamento ipotizzabile” , è  già superato  in tantissimi casi senza che vengano soddisfatti i requisiti che la normativa prevede per il suo superamento, ovvero le  porte di larghezza 1.20 mt  con opportuno verso di apertura, l’assunzione di responsabilità con apposita dichiarazione, da parte del dirigente scolastico.,del Comune o della Provincia ; il  ”modesto incremento numerico”.

Da quanto detto l’elevazione del numero degli alunni per classe stride con le norme sulla sicurezza,  e nonostante ciò,  il Ministero con le circolari 141 del 9/1/2009 e 4478 del 6/4/2009 pone forti limiti per lo sdoppiamento delle classi.
In questo modo le eventuali richieste di sdoppiamento di classi per scarsa capienza delle aule, avanzate dai dirigenti scolastici, sono considerate solo se accompagnate dall’attestazione della competente Amministrazione locale circa l’impossibilità tecnica di intervenire sulla struttura scolastica per apportare i necessari adattamenti.
In altre  parole il Ministero  chiede alle scuole la modifica delle strutture,  per ingrandire le aule e accogliere più alunni, e in caso contrario i Dirigenti, solo dopo che Comuni e Province hanno  riscontrato l’impossibilità di operare, per problemi di natura statico-strutturale, possono chiedere l’auspicato  sdoppiamento delle classi prime agli Uffici Scolastici Regionali.
Un problema di cortocircuito tra  legislazione scolastica e normativa sulla  sicurezza strutturale degli edifici scolastici, che deve essere sanato al più presto per non incorrere in situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità


Aldo Ficara
aldodomenicoficara@alice.it







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