Il “Bonus” deterrente del Senatore Pittoni: la vera tortura è stata ascoltarlo in Tv
Data: Venerdì, 24 giugno 2011 ore 12:31:00 CEST
Argomento: Comunicati


  Lettere in redazione
La soluzione “bonus” sbandierata dal Senatore Pittoni (a tutti quasi sconosciuto prima delle ultime vicende scolastiche) è sostenuta solo da una minima parte dei docenti italiani che egoisticamente vorrebbero vedere chiuse le frontiere delle regioni settentrionali ai docenti del sud. 
La “vera tortura” http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-242735.html  non è stata la riapertura delle graduatorie, “chiuse” nel 2007 dall’allora Ministro Fioroni in vista di un piano MAI realizzato di assunzioni di 150.000 unità, ma ascoltare in TV e leggere su giornali e siti specializzati che il bonus - razzista ammantato di continuità - possa essere il mezzo idoneo a contrastare i docenti del sud.
Il senatore Pittoni mortifica, poi, la dignità di tutti i docenti del Sud quando genericamente sostiene la teoria dei punteggi gonfiati senza soffermarsi nemmeno per un attimo sulla considerazione che tali punteggi possano essere il frutto di un umiliante precariato ventennale.

Le code rappresentavano, invero, sì un’opportunità in più per tutti docenti ma al contempo un ingiusto e anticostituzionale meccanismo che costringeva molti insegnanti a risiedere nelle regioni settentrionali a scapito di ragioni personali e familiari. Tale pensiero è stato, invero, dichiarato con forza dalla Corte Costituzionale mediante la sent. n. 41/11. Questa ha sposato totalmente l'ardua battaglia legale portata avanti dall'ANIEF mediante i suoi valenti avvocati - Fabio Ganci e Walter Miceli- che da sempre si batte per le ragioni di tutti i precari della scuola. E' opportuno aggiungere, altresì, che molte istituzioni scolastiche del Nord funzionano, oggi, grazie ai tanti docenti del SUD e soprattutto che, in non poche classi di concorso c'è penuria di insegnanti.
I tagli sono stati, in realtà, la vera causa di tutto il precariato che oggi c'è nel mondo scuola. Ebbene ci si chiede: perché il Senatore Pittoni non ne parla mai? perché preferisce parlare di “bonus” cercando di cambiare le carte in tavola, quando, a cambiarle per primi, a giochi chiusi, sono stati proprio i politici dell’attuale maggioranza. Il senatore Pittoni fa parte della stessa maggioranza che ha condannato alla disoccupazione migliaia di docenti, pertanto, non può risultare credibile quando si erge a Don Chisciotte anche se di una sola minima parte di insegnanti.

Eppure sembra che il deterrente “bonus” rappresenti sempre la soluzione a tutti i mali al punto da ritenere necessario inserirlo nella manovra economica di fine di luglio ovvero a graduatorie definitive già pubblicate.
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Giovanni Iacono
gioviacono@hotmail.com







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