Decreto sviluppo: una legge brutta che apre una valanga di ricorsi sulla scuola
Data: Mercoledì, 22 giugno 2011 ore 12:12:14 CEST Argomento: Sindacati
Per l’Anief alcun
impedimento ai ricorsi sulla stabilizzazione; incostituzionale il
blocco dei trasferimenti per i neo-immessi in ruolo come l’esclusione
dei nuovi inserimenti; inutile il salva-precari; dispersive le
operazioni al 31 agosto; poche immissioni in ruolo.
La norma approvata dalla Camera dei Deputati nel maxi-emendamento
voluto dal Governo a dispetto del testo emendato dalle Commissioni,
nelle intenzioni dei tecnici del Tesoro, voleva cercare di arginare i
ricorsi al Giudice del lavoro sulla stabilizzazione del personale
precario; invece, dal documento della Ragioneria dello Stato –
presentato in risposta ai quesiti dei Parlamentari - si conferma la
liceità dei rapporti di lavoro costitutivi che saranno disposti su
ordine del giudice laddove il docente precario abbia stipulato tre anni
di contratto su posto vacante e disponibili....
Che dire, per gli avvocati che ancora fortunatamente non avevano
presentato il ricorso basterà citare questo documento, senza richiamare
ulteriormente la normativa comunitaria che disapplica, comunque, quella
nazionale quando contrastante.
Gli emendamenti approvati poi aggiungono, se possibili, mali su
disastri:
- quello rivendicato dalla Lega per far desistere i precari dallo
spostarsi nell’ultimo aggiornamento, limita per cinque anni una
mobilità dei neo-assunti che, facilmente, ricorrendo con l’Anief,
otterranno subito la remissione della norma in Corte costituzionale
dopo la sentenza n. 41/2011 sui trasferimenti a pettine e sulla
mobilità dei precari, ennesimo provvedimento che non tiene conto della
normativa europea sulla circolazione dei lavoratori e umilia il
sentimento nazionale;
- quello voluto dal Governo che
impedisce i nuovi inserimenti degli abilitati in Italia, contro il
volere di tutto il Parlamento sottoponendo l'Amministrazione a migliaia
di ricorsi che l'Anief è pronta a patrocinare. Gli ordini del giorno,
infatti, accolti dal Governo sulla questione - dove in pieno caos
dovuto all’approvazione di un testo diverso da quello emendato dalle
Commissioni, ne sono stati accolti tutti, di cotti e di crudi -, non ci
fermeranno dal denunciare ai giudici l’evidente disparità di
trattamento con il personale inserito nel 2009 anche abilitato
all'estero, almeno, fin quando la proposta di legge annunciata dall'on.
Russo non sia approvata d’urgenza in sede deliberante;
- quella voluta dai sindacati che
proroga il salvaprecari perpetua la discriminazione nei confronti di
chi non ha avuto supplenze negli anni precedenti e seguenti il
2008-2009, costringendo altre migliaia di colleghi a continuare ad
affidarsi all’Anief per ricorrere nell’attesa che sia pubblicata la
sentenza del Tar Lazio sul pregiudizio di costituzionalità, trattenuta
in decisione, un esempio di come l’assistenzialismo vorrebbe anche
nella scuola sopperire all’efficienza della P. A..
Sempre il Governo ha ritardato, ignorando i suggerimenti della
commissione competente, le operazioni dell’avvio dell’anno scolastico
al 31 agosto, pregiudicandone l’avvio con un docente supplente su
cinque senza nomina al 1 settembre.
Del numero delle prossime immissioni in ruolo, al di là della
conferenza in pompa magna dei sindacati che annunciavano senza alcuna
smentita del ministro un piano di immissioni in ruolo nel prossimo anno
di 67.000 unità, di quegli stessi signori che si sono affidati al solo
potere evocativo dei numeri, neanche l'ombra: forse un quarto dei posti
effettivamente vacanti e disponibili per il 2010-2011 (circa 30.000
unità), un ottavo di quelli affidati ai precari. Da qui, gli ennesimi
comunicati di questi giorni su richieste urgenti di incontro per – sic!
- definire i numeri del piano di immissioni in ruolo.
Ma abbiamo la fortuna della reintroduzione di una supervalutazione del
punteggio di montagna nelle pluriclassi, grazie all'azione decisa della
Lega, quand’anche Trapani risulta tra i comuni di montagna. Quale
ulteriore commento … magari, veramente fra qualche anno, si potrà
introdurre il punteggio doppio per chi presta servizio nelle regioni
obiettivo 1, quelle dei FAS, per intenderci, tutto il Meridione
d’Italia, Sardegna extracontinentale inclusa, che almeno hanno la
certificazione di aree svantaggiate addirittura dalla UE …
La fiducia richiesta al testo del Governo porterà al più grande
contenzioso della storia del Miur, e ancora una volta i precari si
affideranno alla giustizia dei tribunali dove risuonerà la loro voce,
purtroppo rimasta inascoltata fuori e dentro le aule parlamentari,
nonostante l’Anief in audizione avesse presentato proposte chiare,
costituzionali e condivise da diversi deputati nonché dalla maggioranza
dei docenti e Ata della scuola. Poi non ci si chieda il motivo di tanti
ricorsi, se la filosofia di chi ci governa o di chi ci vorrebbe
rappresentare, scelto da chi ci governa, è quella del tanto peggio
tanto meglio.
(da Anief)
redazione@aetnanet.org
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