La scuola fonte di reddito: ecco il prezziario del Comune di Catania
Data: Mercoledì, 22 giugno 2011 ore 08:23:46 CEST
Argomento: Redazione


Che la scuola  produce istruzione,  cultura, formazione, benessere, qualità, civiltà, crescita e sviluppo sociale, lo abbiamo sempre detto e sostenuto, dimostrandolo con i fatti e con concreti segni di vero progresso sociale e culturale.
    Che in un periodo di “vacche magre” sotto l’ombra nera di tagli e della riduzione dei fondi destinati all’istruzione la scuola soffre il disagio dell’abbandono e della trascuratezza, sentendosi trattata  come scuola senza la “c”  dei contributi e quindi come “suola”     è altrettanto vero e doloroso ammetterlo.
    Che la scuola costituisca una fonte di reddito per le casse comunali è un po’ strano, ma è pur vero. Ecco  una novità del Comune di Catania che indica un “prezziario”  da utilizzare per l’uso dei locali scolastici  (aule, laboratori,  auditorium palestre) da parte di enti esterni,  privati e associazioni senza fine di lucro.
    Nella circolare del 9 giugno, la Direzione della Pubblica Istruzione del Comune di Catania, in ottemperanza al provvedimento dirigenziale del 30 maggio, in attesa della revisione del Regolamento per l’utilizzo dei locali e delle attrezzature scolastiche di proprietà del Comune, ha indicato i costi da richiedere quasi un canone  da corrispondere per le utenze sostenute dal Comune  : €.5,41 per l’uso delle palestre ;€.5,68, l’ora per l’uso di aule e laboratori: ed €. 12,00 per l’uso di auditorium e aule magne. Tale somma viene aumentata di due euro nei casi in cui la struttura scolastica è dotata di climatizzazione.
    Si legge inoltre che tale importo per le associazioni onlus o senza fine di lucro, viene ridotto del 50%
     Ben vengano queste aperture che aprono nuovi orizzonti di sviluppo e di valorizzazione del patrimonio  di strutture e servizi, ma è doveroso ricordare che tutto ciò molti presidi, nell’esercizio dell’autonomia  scolastica, lo hanno già  realizzato e messo in atto da tempo,  stipulando specifiche  convenzioni con enti e associazioni e favorendo in tal modo  l’introduzione nel bilancio della scuola di somme e servizi aggiuntivi in sostituzione dei mancati contributi del Comune. Da cinque anni  le scuole di primo grado di Catania non ricevono dal Comune le somme per la piccola  manutenzione degli edifici scolastici né per le spese di funzionamento. Come hanno fatto le scuole  a sopravvivere nessuno  degli amministratori comunali se lo chiede, ma….intanto le scuole funzionano e reggono …. Non si sa fino a quando.
    Mettendo a disposizione delle società sportive le  strutture scolastiche, i presidi  hanno potuto garantire non solo un servizio prolungato di  attività sportiva per  i propri alunni  in  ambiente protetto e sicuro, qual è appunto la scuola, ma anche  la garanzia di una stabile manutenzione delle strutture che i fondi comunali  non sono stati in grado di sostenere. Oggi le nostre palestre sarebbero inguardabili  se non si fosse trovato questo espediente, così pure tanti benefici sono stati apportati alle strutture  ed alle attrezzature scolastiche, grazie a questi contributi extra, provenienti anche dall’uso degli  auditorium, dei laboratori e di  alcune aule  messe a disposizione della Comunità cittadina , così da favorire una concreta cooperazione ed interazione tra scuola e territorio.
    Si auspica che il nuovo regolamento comunale  definisca meglio tale opportunità e che non diventi un vincolo all’autonomia scolastica che opera con saggezza e oculatezza per il bene della scuola e la sempre migliore qualità dei servizi scolastici.

 Giuseppe Adernò
 redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-242682.html