Dl sviluppo: Di Giuseppe (Idv), approvato importante odg per il precariato scolastico
Data: Mercoledì, 22 giugno 2011 ore 05:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


“Desidero esprimere soddisfazione per l’accoglimento del mio ordine del giorno, il n°42, nel corso dell’esame del d.l sviluppo, A.C.4357-A “. -cosi l’On. Anita Di Giuseppe, sui lavori parlamentari – “di seguito il testo integrale dell’O.d:G., La Camera, in sede di esame del disegno di legge di Conversione in legge del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, concernente Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia, premesso che: all’art. 9, comma 17 è definito un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed ATA, per gli anni 2011-2013 senza un’indicazione numerica circa i contingenti;            
 il piano delle immissioni in ruolo, elemento imprescindibile e necessario onde evitare il collasso del sistema scuola pubblica, è tuttavia pieno di limiti e non sarà sufficiente a colmare i vuoti di organico, che inevitabilmente si determinerebbero se finalmente si decidesse di applicare, nella determinazione degli organici, criteri che rispettino le norme di sicurezza sul lavoro e che siano improntati al miglioramento della qualità dell’offerta formativa; la recente sentenza del Consiglio di Stato del 16 giugno 2011 ha autorizzato la class action promossa dal Codacons contro le classi cd “batteria” ovvero quelle classi sovraffollate dove il numero degli alunni supera il limite di 25, dunque le nuove regole introdotte dal ministro Gelmini, con riguardo alla formazione numerica delle classi, di fatto rappresentano un pericolo per la sicurezza di studenti e personale scolastico; nel testo del decreto non compare neanche un dato previsionale sulle immissioni in ruolo. Basti ricordare che negli ultimi tre anni, a causa dell’applicazione dell’art. 64 del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008 n. 133 (finanziaria estiva 2008) recante “norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale utilizzo delle risorse umane della scuola”, sono stati tagliati 8 miliardi di euro destinati alla scuola. In conseguenza di ciò sono state eliminate nei passati 2 anni 67.100 cattedre, a cui se ne aggiungeranno più 19.000 quest’anno. In totale in tre anni sono state tagliate 86.100 cattedre. Per il personale ATA i tagli sono stati più di 45.000 in tre anni:- impegna il Governo: a valutare l’opportunità di pianificare per tutti i precari inseriti nelle graduatorie ad esaurimento un disegno di inserimento stabile nel mondo del lavoro prima di avviare nuove forme di reclutamento che altrimenti rischiano di produrre un aumento esponenziale del fenomeno del precariato scolastico; a valutare l’opportunità di individuare con esattezza i contingenti necessari al corretto funzionamento delle istituzioni scolastiche secondo un piano triennale consistente nell’assunzione a tempo indeterminato, per gli anni scolastici 2011-2013, di personale docente ed educativo per complessive 150.000 unità e per il personale ATA per complessive 40.000 unità; a valutare l’opportunità che le immissioni in ruolo siano effettuate sulla base dei posti vacanti e disponibili dopo aver pianificato gli organici secondo criteri relativi ai limiti del numero degli alunni per classe imposto dalle norme sulla sicurezza e agibilità dei plessi scolastici; evitando la riconduzione forzata a 18 ore negli istituti di istruzione superiore qualora essa costituisca un ostacolo alla continuità didattica; ripristinando le compresenze nella scuola primaria e rinunciando alla revisione delle classi di concorso per l’insegnamento nelle scuole superiori, come previsto dall’articolo 64 della legge 133 del 2008, laddove essa costituisca un espediente per il reintegro degli esuberi di personale determinati in conseguenza dei tagli; a copertura dei posti in organico di fatto poi istituendo le dotazioni organiche aggiuntive da utilizzare per il conferimento delle supplenze del personale docente ed ATA, considerata la necessità di garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo anche in caso di assenza temporanea del personale docente ed ATA con rapporto di lavoro a tempo indeterminato ed anche determinato.”.    (AGENPARL)

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