Percorsi di robotica tra conoscenze e competenze – gara vinta dai ragazzi della scuola Macherione di Giarre Data: Martedì, 21 giugno 2011 ore 20:00:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Nella gara nazionale di robotica MiniRobot2011, organizzata dalla
Facoltà di Ingegneria dell’università di Catania gli studenti della
Macherione di Giarre hanno concretizzato tre vittorie (1°, 2°, 3°
posto) con una eccellente prestazione. A tali risultati li
hanno condotti i laboratori di Robotica svolti, all’interno dei PON,
sotto la guida dei docenti Catenuto e Di Bella e dei tutor Ricci e
Cutuli. I percorsi didattici hanno seguito,
infatti, l’approccio costruzionista nel quale
l'apprendimento è il risultato di una relazione tra le idee e la
costruzione di oggetti ad esse correlate, da un lato, e il confronto
con gli altri che la condivisione di idee e oggetti promuove,
dall’altro. In questa prospettiva, l’uso dei kit Lego Mindstorms,
già usati in tutto il mondo in ambito scolastico, rappresenta un
elemento nuovo che facilita le condizioni per la realizzazione di
attività di laboratorio sperimentale. In esse, gli aspetti di
invenzione (l’apporto personale) e riproduzione (la ricostruzione delle
conoscenze accumulate) si possono combinare per favorire la creatività
degli studenti. l'utilizzo di tali kit programmabili esercita i ragazzi
all'uso del pensiero astratto (per es. nella realizzazione dei
programmi al computer) e ciò può condurli passo passo all'acquisizione
di approcci sistematici ai problemi che vanno anche al di là della
semplice disciplina in esame. In altre parole, la programmazione e la
progettazione dei kit diventa una sorta di piccolo laboratorio adatto
allo sviluppo di importanti abilità che servono per il futuro stesso
degli studenti e per l'apprendimento anche in altre discipline. Sono
state interessate la matematica, l’informatica, l’italiano. Gli studenti sono stati invitati a utilizzare
frequentemente semplici strumenti matematici, già appresi a scuola, in
modo da risolvere più efficacemente e rapidamente le varie
problematiche in fase di test e di progettazione inoltre, essi
hanno formalizzato correttamente il problema posto in modo che fosse
traducibile in sequenze ordinate di istruzioni (algoritmi) che possano
essere scritte in opportuni linguaggi di programmazione, con
particolare riferimento al linguaggio visuale della Lego; infine,
soprattutto con la prova finale, gli studenti hanno dovuto relazionare
verbalmente e per iscritto in modo chiaro, servendosi di linguaggi
specifici, sul lavoro da loro svolto. Sul piano dell’educazione sociale
si sono raggiunti altrettanto proficui risultati facendo acquisire agli
alunni la modalità del lavoro di gruppo favorendo l’integrazione.
Le squadre vincitrici: Primi tre classificati (tutti
della S.M.S. Macherione di Giarre)
Nome della squadra : GLI HACKER
Membri della squadra:
1) BARBAGALLO
DIEGO
2) VALERIO
LIGATO
3) FEDERICO DI
MAURO
4) LEONARDO
MARINO
5) FRANCESCO SCUDERI
(assente)
Secondi classificati
Nome della squadra : LEGO
Membri della squadra:
1) GIANLUCA DI MAURO
2) GIANCARLO
LONGO
3) SANTO LA
SPINA
4) FABRIZIO
PARISI
5) GIUSEPPE
GRASSO
Terzi classificati
Nome della squadra : ROBOTCLUB
G.G.A.A.
Membri della squadra:
1) ARIANNA
STATELLO
2) TROPEA
GIUSEPPE
3) MUSUMECI
ALESSIO
4) PETTINATO GIOVANNI MARCO (assente)
5) SIMONE PUGLISI ALLEGRA
I percorsi didattici hanno seguito,
infatti, l’approccio costruzionista nel quale
l'apprendimento è il risultato di una relazione tra le idee e la
costruzione di oggetti ad esse correlate, da un lato, e il confronto
con gli altri che la condivisione di idee e oggetti promuove,
dall’altro. In questa prospettiva, l’uso dei kit Lego Mindstorms,
già usati in tutto il mondo in ambito scolastico, rappresenta un
elemento nuovo che facilita le condizioni per la realizzazione di
attività di laboratorio sperimentale. In esse, gli aspetti di
invenzione (l’apporto personale) e riproduzione (la ricostruzione delle
conoscenze accumulate) si possono combinare per favorire la creatività
degli studenti. l'utilizzo di tali kit programmabili esercita i ragazzi
all'uso del pensiero astratto (per es. nella realizzazione dei
programmi al computer) e ciò può condurli passo passo all'acquisizione
di approcci sistematici ai problemi che vanno anche al di là della
semplice disciplina in esame. In altre parole, la programmazione e la
progettazione dei kit diventa una sorta di piccolo laboratorio adatto
allo sviluppo di importanti abilità che servono per il futuro stesso
degli studenti e per l'apprendimento anche in altre discipline. Sono
state interessate la matematica, l’informatica, l’italiano. 
Gli studenti sono stati invitati a utilizzare
frequentemente semplici strumenti matematici, già appresi a scuola, in
modo da risolvere più efficacemente e rapidamente le varie
problematiche in fase di test e di progettazione inoltre, essi
hanno formalizzato correttamente il problema posto in modo che fosse
traducibile in sequenze ordinate di istruzioni (algoritmi) che possano
essere scritte in opportuni linguaggi di programmazione, con
particolare riferimento al linguaggio visuale della Lego; infine,
soprattutto con la prova finale, gli studenti hanno dovuto relazionare
verbalmente e per iscritto in modo chiaro, servendosi di linguaggi
specifici, sul lavoro da loro svolto. Sul piano dell’educazione sociale
si sono raggiunti altrettanto proficui risultati facendo acquisire agli
alunni la modalità del lavoro di gruppo favorendo l’integrazione.
