L'assalto alla diligenza di Tuttoscuola e i 20mila abilitati esclusi dalla GaE
Data: Martedì, 21 giugno 2011 ore 09:25:29 CEST Argomento: Redazione
Delude leggere la nota
di Tuttoscuola relativa al mancato inserimento degli abilitati in
scienza della formazione, strumento musicale e didattica della musica
nel decreto sviluppo in approvazione col voto di fiducia alla Camera (http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=26060).
Deludente quando parla di presunti “attacchi alla diligenza” da parte
dei 20mila precari e condivisibile solo in parte quando si riferisce
alle graduatorie a esaurimento volute da Fioroni con la Finanziaria
2006. E' vero infatti che le GaE dovevano essere blindate per impedire
ulteriori ingressi e soprattutto per smaltire la corposa lista dei
precari in attesa di lavoro definitivo, ma è anche vero che nei
programmi del governo Prodi non erano previsti i pesantissimi tagli
alla istruzione che con questo esecutivo si sono tragicamente
materializzati portando come giustificazioni mille bizantinismi
compresa una presunta riforma “epocale” delle superiori che ha
riformato solo sventramenti di cattedre. Ma non solo. Nelle previsioni
della scorsa legislatura c'era la promessa di lasciare al 50% dei
precari della GaE i posti che si rendevano liberi annualmente e di
assegnare il rimanente 50% ai nuovi abilitati che si sarebbero dovuti
formare con scadenza biennale. Ripescare dunque coi toni della
intelligenza complice con l'avversario politico un assalto alla
diligenza in chiave di pura strumentalizzazione partitica delude
e lascia perplessi anche perchè queste metafore sono più pertinenti ai
politici piuttosto che a esperti di cose della scuola. Ma non è solo
questo il motivo della nostra critica alla nota di Tuttoscuola.
Essa non tiene neanche conto che questi docenti hanno seguito passo
passo quanto stabilito dalla nuova legge di Gelmini sulla formazione
iniziale dei docenti: tale e quale, dal numero chiuso al tirocinio
all'autorizzazione del Mir. E vorremmo aggiungere di più. Ci saremmo
aspettati da una rivista tanto autorevole un minimo di guizzo di
critica sulle mancate prospettive di lavoro che si danno a questi
giovani, visto pure che di leggi per il reclutamento di docenti non si
parla più; e anche se ne venisse elaborata una nuova e approvata domani
come e con quali titoli verrebbero trattati questi docenti la cui sola
colpa è stata quella di essersi iscritti solo un anno dopo dei loro
colleghi ai corsi di abilitazione? In altri termini cosa si chiederebbe
di sapere in più e di diverso rispetto ai loro colleghi con lo stesso
titolo nelle prove di esame di un eventuale nuovo concorso? E quale
altro tirocinio dovrebbero completare visto che un tirocinio lo hanno
regolarmente svolto e completato? Da qui ancora la delusione che
Tuttoscuola ci ha elargito anche perchè frasario sul tipo dell'“assalto
alla diligenza” lo abbiamo sentito presso i politici, che sono di
parte, e non già da chi dice di non esserlo e da chi conosce i seni,
gli anfratti e gli approdi del continente scuola.
Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org
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