Corsi di recupero e la coperta corta della scuola
Data: Sabato, 18 giugno 2011 ore 19:50:23 CEST Argomento: Rassegna stampa
I corsi di recupero
per gli studenti delle scuole superiori con debiti formativi, nati nel
2007 per volontà dell'allora ministro dell'Istruzione Fioroni,
rischiano di saltare per carenza di fondi. Le risorse a disposizione
delle scuole, infatti, sono passate dai 200 milioni del 2007 ai 27
milioni per quest'anno. Questo non consente ai presidi di pagare gli
insegnanti che dovrebbero tenere i corsi. Per farli, i docenti ricevono
una retribuzione di 50 euro lordi
all'ora.
La disponibilità del docente deve essere volontaria, perché i
corsi sono prestazioni extra, fuori dall'orario previsto dal contratto
nazionale. Naturalmente, in questi tempi di austerità, si stanno
assottigliando i ranghi degli insegnanti "disponibili". Le scuole,
però, sono obbligate a organizzare i corsi di formazione, e li devono
garantire alle famiglie. Il ministero ammette che i fondi "integrativi"
per i corsi di recupero si sono progressivamente ridotti, ma obietta
che gli insegnanti sono pagati per lavorare anche a luglio. Si rischia
quindi un corto circuito, per cui i presidi non possono costringere gli
insegnanti a tenere i corsi e gli insegnanti possono, in maniera
rigida, appellarsi al contratto che non li obbliga a fornire la
prestazione. In mezzo, resta la cosa più importante: il diritto
(insoddisfatto) dei ragazzi di poter saldare i propri debiti
formativi. (da IlSole24Ore)
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