Dopo aver sfiorato i 700 milioni di utenti (attualmente siamo 687 milioni), il sito di Mark Zuckerberg frena la propria crescita: dai 20 milioni di nuovi utenti al mese è passato in aprile e maggio a quota 11,8 milioni, pescando nuovi proseliti in nazioni come Brasile, India e Messico in cui è presente da meno tempo.
Il calo sarebbe imputabile alla cancellazione del proprio profilo effettuata da parte di utenti iscritti al social network: 6 milioni nell'ultimo mese in USA, un milione in Canada e 300.000 tra Russia, Norvegia e Gran Bretagna.
Da un certo punto di vista si può parlare di un rallentamento fisiologico: le statistiche mostrano che quando la metà della popolazione di un dato Paese si è iscritta a Facebook la crescita rallenta fino a fermarsi, com'è anche normale aspettarsi.
La novità è costituita dalle cancellazioni di account, sempre esistite ma oggi particolarmente notevoli, che potrebbero indicare preoccupazioni per la privacy oppure semplicemente l'esaurirsi dell'"effetto novità" per gli utenti di più antica data.