Partiti sostengano emendamenti Idv a Decreto Sviluppo
Data: Martedì, 14 giugno 2011 ore 14:59:18 CEST Argomento: Comunicati
L’art. 9 del
Decreto Sviluppo, in linea con le scelte distruttive fin ora effettuate
da questo governo in materia di istruzione, propone, tra le altre cose,
disposizioni sul precariato scolastico estremamente inique e
discriminanti rispetto alle misure, oramai condivise dall’Unione
Europea, volte alla tutela dei lavoratori con contratto a tempo
determinato. http://www.italiadeivalori.it
l governo infatti, non solo viene meno alle sue dichiarazioni
propagandistiche divulgate nel corso della campagna elettorale per le
amministrative e riguardanti l’inclusione nel Decreto Sviluppo di un
presunto piano di stabilizzazione dei precari della scuola (non
fornisce infatti alcuna quantificazione certa sulle immissioni in ruolo
dei prossimi tre anni; parallelamente, nella Circ. MIUR n. 21 del 14
marzo 2011 conferma i tagli di ulteriori 19.700 unità per l’anno
scolastico 2011-2012), ma, cosa che risulta di una gravità inaudita, vuole eludere palesemente le oramai
numerose sentenze emesse dalla magistratura sulla necessità di
trasformare, per i precari della scuola, i contratti di lavoro a tempo
determinato protrattisi per almeno 36 mesi, in contratti a tempo
indeterminato, in applicazione della Direttiva comunitaria 1999/70/CE
recepita nel nostro ordinamento dal D.Lgs. 6 settembre 2001, n. 368.
L’Italia dei valori ha presentato una serie di emendamenti (AC 4357)
all’art. 9 del Decreto Sviluppo, tra
cui l’emendamento n. 7 per sopprimere il comma 18 e cioè quello
che mira ad escludere la scuola dall’applicazione della Direttiva
comunitaria contro gli abusi di contratti a termine da parte dei datori
di lavoro; l’emendamento n. 6 che
individua nel numero di 150.000 docenti e 40.000 ATA il contingente di
immissioni in ruolo da effettuarsi in tre anni sulla base delle reali
esigenze del nostro sistema di istruzione; l’emendamento n. 11 che stabilisce la riapertura delle
graduatorie ad esaurimento per i neo-abilitati e gli abilitandi;
ed infine l’emendamento n. 9 che
prevede la riapertura annuale delle graduatorie e mira a salvaguardare
il principio del merito, in base al quale esse sono redatte, offrendo
la possibilità a chi è in possesso di più titoli (e quindi più
abilitazioni all’interno dello stesso ambito disciplinare) e più anni
di servizio, e ha visto notevolmente diminuite le possibilità
lavorative per effetto del taglio alle ore d’insegnamento delle proprie
discipline, di concorrere con pieno punteggio al conferimento di
incarichi per tutti gli insegnamenti per cui è in possesso del titolo
abilitante, secondo il principio della cascata.
L’Italia dei valori chiede alle forze
politiche di sostenere in Parlamento tali emendamenti, presentati dai
deputati Zazzera, Di Giuseppe, Borghesi, Cambursano, Barbato, Messina
e, in tal modo, contrastare in maniera radicale le iniziative
deprecabili attuate dal presente governo ai danni della scuola e dei
suoi lavoratori, dimostrando così di saper costruire convergenze
costruttive con senso di responsabilità rispetto ad una situazione di
tensione sociale che rischia di esplodere nei prossimi mesi.
M. Letizia Bosco e Ilaria Persi (Responsabili nazionali Scuola Idv)
redazione@aetnanet.org
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