Emilia Romagna: la Regione fa il conto dei tagli ''Mancano almeno 2mila docenti''
Data: Martedì, 14 giugno 2011 ore 10:15:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
È LA scuola dei primati: maggior numero di nuovi iscritti
- negli ultimi dieci anni gli studenti sono cresciuti di oltre 107mila,
il 26,6% contro il 3,4% a livello nazionale - stranieri in aumento,
tempo pieno diffuso, maggiore presenza dei ragazzi nei professionali,
ma anche 22 alunni per classe, la media più alta in Italia. Anche sui
costi, la Regione è da record: 1.495 euro spesi, insieme agli enti
locali, per ogni studente in un anno. Eppure la scuola dell´Emilia
Romagna, così come viene fotografata dal nuovo Report sul sistema
educativo presentato ieri in viale Aldo Moro, è la più bistrattata da
Roma.
«Sono dati che dovrebbero attribuire alla scuola della nostra regione
circa duemila docenti in più», spiega l´assessore regionale alla scuola
e università Patrizio Bianchi. «Anche così non sarebbe ripristinata la
situazione precedente ai tagli, ma ci sarebbe consentito di avere una
situazione più gestibile». La trattativa per ottenere cattedre in più è
ancora aperta. Ma difficilmente il prossimo anno cambieranno le cose.
«Ciò che vogliamo però - insiste Bianchi - è un nuovo sistema di
ripartizione degli organici a livello nazionale, con criteri uguali per
tutti e regole chiare e trasparenti». Il Report è nato proprio per
sostenere le richieste della Regione. «Abbiamo fatto in modo - spiega
l´assessore - che tutti avessero sotto i propri occhi i numeri, per un
dibattito cosciente e informato», e per mettere un punto fermo nella
discussione nazionale sul processo di realizzazione delle modifiche
introdotte dal titolo V della Costituzione.
Sono 510.316 gli alunni che frequentano le scuole statali in Regione.
Il sistema educativo regionale rappresenta il 6,5% di quello nazionale.
Tuttavia - evidenzia il Report - dal Ministero viene assegnato
all´Emilia Romagna il 6,3% dell´organico docente e il 6,2% del
personale tecnico amministrativo: in pratica 1.500 posti in meno, a cui
si devono aggiungere i tagli agli organici avvenuti nel 2009-2012 (meno
3.711 docenti e meno 2.241 bidelli e segretari). La scuola dell´Emilia
Romagna ha anche la più alta percentuale di immigrati, circa il 16%.
«Abbiamo scelto l´accoglienza», rivendica con orgoglio Bianchi che ieri
ha incontrato anche il Coordinamento precari della Cgil per affrontare
l´emergenza precarietà nella scuola e nelle università e chiedere al
Ministero più posti di ruolo. (da la Repubblica)
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