Per un piatto di voti e . . . d’ingiustizia
Data: Venerdì, 10 giugno 2011 ore 08:30:00 CEST Argomento: Redazione
L’altro giorno, un
amico napoletano che lavora in terra Lumbard, grazie alle code, mi ha
raccontato com’è cambiata, radicalmente, l’atmosfera nella sua scuola,
dopo la pubblicazione del decreto di aggiornamento delle graduatorie.
M’ha detto come con molti colleghi con i quali scherzava,
all’improvviso, hanno mutato atteggiamento nei suoi confronti, si sono
rabbuiati, “nei corridoi della scuola
svirgolano senza un minino accenno di saluto”. Questo è l’inizio
della guerra dei poveri precari del nord contro il sud, del sud contro
il sud, del nord contro il nord! E si, perché ogni guerra ha bisogno
dei suoi riti, ha bisogno di nemici e di alleati, di imboscate e di
menzogne per essere combattuta. E guai ai vinti!
Parimenti, assistiamo in questi giorni, a continue lettere “al
presidente” e commenti da tanti colleghi che condividono o bocciano la
proposta leghista del signor Pittone. Docenti attempati che sbandierano
le proprie “scelte di vita”, i cambiamenti epocali della loro carriera
e della loro famiglia”, gli infiniti mutui ancora da pagare, il
rispetto indefesso della legalità, come se tutto ciò fosse un loro
esclusivo appannaggio o, chissà, una loro personale virtù.
Ho apprezzato molto, invece, il contributo del collega Angelo Ciotola,
come pure di tanti altri docenti che, in maniera garbata e
inappuntabile, hanno evidenziato le incongruità e le astrusità del
ragionamento dei leghisti e del bonus/malus di Pittone. E sono, ahimè,
incomprensibili le posizioni dei tanti colleghi, anche del sud, che per
una “polpetta avvelenata accattata di nascosto e dietro l’angolo”,
confondono fischi per fiaschi, inalberano un fantomatico ed
incomprensibile diritto acquisito (ma da chi, dove, per quale
ragione!?), ciò che, invece, è solo una colossale ed epocale
ingiustizia. Per tutti!
Perché il merito e la dignità non hanno colore e non hanno bisogno di
certificato di residenza!
Dare un bonus di 40 punti a chi rimane nelle rispettive graduatorie,
oltre ad essere incostituzionale è, soprattutto, immorale ed eticamente
inaccettabile. Forse anche un bambino, digiuno di diritto, ma non certo
di buon senso, capirebbe da solo la vergogna e il disonore di questa
proposta.
Un emendamento del sig. Pittone per questuare un misero piatto di voti
e…d’ingiustizia.
Vergogna!
Ma non passerà, siatene certi. No pasaran!
Angelo
Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it
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