Sciopero anti-tagli, a rischio migliaia di scrutini
Data: Giovedì, 09 giugno 2011 ore 10:05:00 CEST Argomento: Comunicati
Gli
ultimi giorni di scuola non attenuano le proteste dei sindacati e dei
movimenti in lotta contro la politica dei tagli intrapresa dal governo.
Anzi, sembrano rinvigorirle. A
partire da oggi i sindacati di base, Cobas e Unicobas, hanno in
programma lo sciopero degli scrutini: una modalità di protesta
che potrebbe creare diversi problemi al normale svolgimento dei
consigli di classe più importanti: lo scorso anno furono oltre 20mila
gli scrutini slittati. Poiché la legge in vigore prevede che anche con
un solo scioperante i consigli di classe di fine anno vadano rimandati
(lo scrutinio si deve svolgere con il numero di docenti cosiddetto
`perfetto'), la decisione costringerà i dirigenti scolastici a
riconvocare in fretta le riunioni e molti portarle a termine solo alla
terza occasione (l'adesione allo sciopero degli scrutini è consentita
al massimo per due convocazioni
consecutive).
Secondo Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas, "sarà uno sciopero
contro la scuola-miseria, per la cancellazione dei tagli degli
organici, l'assunzione dei precari su tutti i posti vacanti e
disponibili, l'apertura immediata della trattativa per il contratto con
adeguati aumenti salariali, l'inserimento nella Finanziaria delle somme
per la restituzione degli scatti di anzianità scippati, contro lo
strapotere dei presidi-padroni, per la restituzione a tutti del diritto
di assemblea". Il rappresentante Cobas ha annunciato, inoltre, che lo
sciopero punterà a convincere le istituzioni scolastiche a dire la
parole fine alla "pratica illegale dei quiz Invalsi in orario di
lezione, l'eliminazione degli indovinelli nell'esame di terza media e
per impedire l'introduzione dei quiz anche nell'esame di maturità delle
superiori dal prossimo anno, come minacciato dalla Gelmini". Lo
sciopero riguarderà, oggi e domani, i docenti in servizio nelle Marche
ed in Puglia (le prime regioni a terminare l'anno scolastico); venerdì
e sabato toccherà al Veneto. In quasi tutte le altre regioni italiane -
Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia
Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Trentino, Umbria
e Valle d'Aosta, dove l'ultima campanella dell'anno scolastico suonerà
sabato - lo sciopero si svolgerà il 14 e 15 giugno. Gli ultimi scrutini
ad essere in pericolo saranno quelli della Liguria e della provincia di
Bolzano, dove lo sciopero è stato programmato per il 16 e 17 giugno.
Non tutti i docenti potranno però aderire alla mobilitazione estiva: "a
causa delle normative sul diritto di sciopero - ha spiegato l'Unicobas
- sono escluse le classi impegnate negli scrutini finali propedeutici
allo svolgimento degli esami conclusivi dei cicli di istruzione, negli
esami di qualifica negli istituti professionali o relativi alle licenze
di maestro d'arte negli istituti d'arte, nonché le attività relative
agli esami di idoneità e le classi impegnate negli esami di licenza
media". (TMNews)
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