Il liceo Artistico “R. Guttuso”di Giarre in... Mostra
Data: Mercoledì, 08 giugno 2011 ore 14:42:56 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


L’opera d’arte può avere un effetto morale, ma richiedere ad un artista uno scopo morale significa fargli rovinare il suo lavoro.
Nei locali del Liceo Artistico “ Renato Guttuso” di Giarre, è stata inaugurata la mostra didattica conclusiva delle attività svolte nel corso dell’anno scolastico 2010/2011.
La mostra, che è rimasta aperta nelle giornate di venerdì 3 giugno e sabato 4 giugno, ha visto esposti gli elaborati grafici, grafico-pittorici e plastici prodotti da tutti gli allievi dei tre segmenti di istruzione presenti nella nostra scuola: Liceo artistico,Scuola media annessa e centro territoriale permanente per l’educazione degli adulti del territorio.
Gli elaborati esposti dagli allievi del Guttuso, divisi per indirizzo, hanno evidenziato le capacità creative, tecnico – realizzative e le competenze specifiche acquisite dai nostri allievi nei vari ambiti.
Gli allievi dell’indirizzo Arte del tessuto hanno esposto manufatti  tessili realizzati con le varie tecniche della stampa dei tessuti ( a maschera, a batik, ecc.), quelli dell’indirizzo Arte del legno hanno messo in mostra una serie di intarsi, aventi come tema le opere del grande maestro siciliano  Renato Guttuso di cui la scuola si onora di portare il nome, integrati con tecniche di pirografia, doratura ecc. oltre a degli intagli degni di lode, quelli dell’indirizzo Arte dei metalli e dell’oreficeria hanno esposto collier, bracciali ed una parure completa progettata utilizzando le nuove tecniche di design (Rhinoceros), realizzata con la moderna macchina CAM  e completata con la lavorazione al banco d’orefice,  e altri oggetti realizzati con la tecnica della microfusione.
Sono stati messi in mostra inoltre lavori plastici, piccole sculture di argilla cotta, opere pittoriche su tela o su altri supporti,  realizzate dagli allievi della scuola.
I manufatti esposti, tutti di buona fattura, sono stati oggetto di commenti lusinghieri da parte dei visitatori che sono rimasti sbalorditi dalle capacità creative e realizzative messe in mostra dagli allievi.
I commenti recepiti e apprezzati dai docenti che seguono gli allievi rappresentano come dice qualcuno “ la linfa vitale che ci spinge ad andare avanti nel creare sempre cose nuove ed interessanti”.
Negli stessi locali sono stati esposti i lavori grafico – pittorici che hanno partecipato al concorso “ Rosaria. Ardita” la cui premiazione è stata già effettuata nel corso della manifestazione “ I sensi dell’Arte” svoltasi il 19 maggio nei locali del cine-teatro Rex di Giarre.
Anche i manufatti  realizzati dai corsisti del centro EDA hanno fatto la loro bella figura. Infatti le opere in trina d’ago, quelle in cartapesta, quelle pittoriche e quelle in ceramica hanno attirato l’attenzione dei visitatori nostalgici amanti di un artigianato che, se non recuperato, rischia di scomparire.
I lavori realizzati dai corsisti del PON Obiettivo G Azione 1 annualità 2010 – 297, previsti dal piano integrato relativo al Centro territoriale N° 13 per l’educazione degli adulti, sono stati oggetto di attenzione particolare perché realizzati da persone che si cimentavano per la prima volta nelle attività svolte con risultati che, come da commenti dei visitatori, sono andati oltre ogni aspettativa merito degli esperti che sono riusciti a tirar fuori da questi novelli artisti il meglio di se stessi.
All’ingresso un enorme portale, realizzati in cartapesta dal corsista Francesco la Rosa, faceva mostra di sé stagliandosi imponente e creando un immaginario passaggio tra il mondo reale ed il mondo dell’arte, della creatività, un mondo diverso creato dagli artisti dove essi vivono e dove essi si perdono beatamente.
Certo la mostra non è durata molto, ci si augura che il prossimo anno possa durare un tempo più lungo e possa essere effettuata in locali più ampi al fine di poter dare al territorio l’opportunità di fruire di queste opere, manufatti artistici che possiamo definire tali e non oggetti artigianali generici.

Orazio Cali
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