Droghe, Proibizionismo: l’Onu dichiara fallimento. Legalizzare la cannabis?
Data: Sabato, 04 giugno 2011 ore 13:33:06 CEST
Argomento: Rassegna stampa


La Global Commission on Drug Policy, organismo internazionale più importante in materia di droga, ha presentato a New York il suo rapporto annuale lasciando un po’ tutti sorpresi.
Obiettivo principale della Commisione internazionale, della quale fanno parte i 'big' del mondo della politica, dell'economia e della cultura mondiale a partire dall’ex segretario generale dell’Onu Kofi Annan fino ad arrivare a Ferdinando Cardoso, George Schultz, George Papandreu, Paul Volcker, Mario Varga Llosa e Branson, è quello di invitare l'Onu ad un ''urgente'' ripensamento delle politiche antidroga e fermare anche l’offensiva contro le organizzazioni criminali condotta dagli Usa fin dai tempi di Richard Nixon, ridimensionando i reati che riguardano l’uso di stupefacenti.                             
 Nel documento si legge che ''la lotta globale alla droga ha fallito, con conseguenze devastanti per gli individui e le società di tutto il mondo”. Secondo i membri della commissione i cinquant'anni di proibizionismo contro le droghe non hanno portato a nessun risultato e la strada da seguire è quella della legalizzazione, almeno per la cannabis.
Sottolineando che “iniziative del genere non portano a un aumento del consumo di droghe” dal momento che il “proibizionismo non ha impedito una continua crescita dei consumatori abituali di droga”. A confermarlo alcuni dati – esposti nel rapporto - che dimostrano che solo negli ultimi dieci anni l'uso di oppiacei è salito del 35%, quello della cocaina del 27% e dell'8,5% quello di marijuana e derivati.
Secondo la petizione internazionale, l'ecstasy - attualmente considerata come sostanza stupefacente di classe A - “potrebbe essere riclassificato in linea con le opinioni mediche secondo le quali è molto meno pericoloso di sostanze legali come alcol e nicotina”.   (da http://www.agenziaradicale.com di Serena Guerrera)

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