La circolare del Miur: ''Si cambia, anzi no''. Esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione
Data: Venerdì, 03 giugno 2011 ore 11:00:00 CEST Argomento: Sindacati
La seconda prova
di lingua straniera viene svolta solo se lo decide il collegio dei
docenti. Per la valutazione resta centrale l’esperienza dei docenti.
Per le competenze in assenza di un modello uguale per tutti, si fa come
lo scorso anno.
Una circolare di fine maggio (la n. 46) interviene su tre
questioni che riguardano l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di
istruzione.
Seconda lingua
Per la seconda lingua “si ravvisa l’opportunità che il collegio dei
docenti preveda anche per la seconda lingua straniera un’autonoma
valutazione”
E’ evidente che la decisione rimane al collegio dei docenti,
quindi è la singola scuola che decide.
Dove c’è l’inglese potenziato non va, ovviamente, prevista alcuna prova
di seconda lingua. A
nche dove c’è il potenziamento della lingua italiana non c’è seconda
prova di lingua straniera.
Voto finale
“ Per media dei voti deve intendersi la media aritmetica – si legge
nella circolare - in quanto la volontà del legislatore è stata
quella di attribuire a tutte le prove d’esame uguale peso. Si esclude
pertanto ogni possibilità di ricorrere alla media ponderata”.
Ma poi la stessa circolare aggiunge: “si richiama l’attenzione
dei docenti su un aspetto particolarmente importante che qui si
riporta: «Al riguardo, è quasi inutile ricordare che tutti gli allievi
ammessi all’esame di Stato hanno già conseguito nello scrutinio finale
almeno un voto di sufficienza nelle diverse discipline. Sarà perciò
cura precipua della Commissione e delle Sottocommissioni d’esame, e
della professionalità dei loro componenti, far sì che il voto
conclusivo sia il frutto meditato di una valutazione collegiale delle
diverse prove e del complessivo percorso scolastico dei giovani
candidati. Si cercherà così di evitare possibili appiattimenti, che
rischierebbero di penalizzare potenziali “eccellenze”».
Nella valutazione quindi i richiami della circolare vanno in due
direzioni opposte quella della media aritmetica e quella ponderata
attraverso il frutto meditato della valutazione collegiale. Come sempre
la valutazione complessiva è compito delicato affidato agli insegnanti.
Certificazione delle competenze
“Per l’individuazione dei traguardi di competenza da certificare, nelle
more della definizione di un modello nazionale di certificazione delle
competenze al termine del primo ciclo di istruzione – la circolare
dispone che - le istituzioni scolastiche faranno riferimento alle
Indicazioni nazionali per il primo ciclo, che sono attualmente oggetto
di revisione.
Visto che non ci sono modelli nazionali, si useranno le indicazioni
nazionali che sono superate.
Ma c’era davvero bisogno di questa circolare? Si domanda il segretario
della Uil Scuola Massimo Di Menna.
Un provvedimento di questo tipo crea solo dubbi nelle scuole. Molti
insegnanti dopo le prime perplessità –sottolinea Di Menna – nel dubbio
di cosa fare esattamente, stanno decidendo di agire con buon senso ,nel
modo più ovvio: se il collegio dei docenti ha deciso per la seconda
prova, viene fatta, altrimenti resta tutto uguale. Per la valutazione
resta centrale l’esperienza dei docenti. Per le competenze in assenza
di un modello uguale per tutti, si fa come lo scorso anno.
Il confronto è sempre utile, se il Miur avesse promosso un incontro con
il sindacato prima di emanarla – aggiunge Di Menna – avrebbe acquisito
utilmente elementi e esperienze già maturate dagli insegnanti
sulla materia.
Anche in questa occasione si conferma l’urgenza di sburocratizzare il
sistema di istruzione con una vera rivoluzione galileiana:
l’amministrazione va trasformata da struttura burocratica di gestione a
struttura tecnico-professionale di supporto e monitoraggio. (da
UilScuola)
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