Maturità, addio lode facile servono due anni di otto
Data: Mercoledì, 01 giugno 2011 ore 07:35:16 CEST Argomento: Rassegna stampa
Un sette in
pagella sarà anche un bel voto, ma non vale la lode alla maturità.
Mancano ventuno giorni al famigerato esame e non c’è più tempo per
recuperare. I libri ormai servono solo per ripassare e gli scrutini
sono in corso. Chi non ha in tasca un curriculum scolastico da super
bravo può anche dire addio alla lode. Stavolta, infatti, per arrivare
alla votazione top, non basterà aver ottenuto otto o voti superiori in
tutte le materie (comportamento compreso) nei quadri finali dell’ultimo
anno. Bisognerà aver avuto una
pagella simile anche al penultimo anno e aver conseguito sempre il
massimo dei crediti (i punti con cui si arriva all’esame).
Solo così si potrà sperare nella votazione cum laude. Sempre a patto
che l’esame fili via senza intoppi: bisognerà
portarsi a casa il massimo dei punti agli scritti e all’orale con il
placet di tutta la commissione. L’anno prossimo andrà anche peggio: chi
vorrà la lode dovrà dimostrare di essere stato un super secchione per
tutto l’ultimo triennio. Cosa resa più difficile dal fatto che
scatteranno regole più rigide anche per l’attribuzione del credito
finale: punteggio massimo solo a chi ha la media superiore al nove.
Va a regime il giro di vite sulle lodi lanciato dal ministro Gelmini.
Anche se, finora, la linea del rigore è stata sposata soprattutto in
alcune regioni del Nord come Liguria o Trentino Alto Adige dove è
diminuita la quota dei 100 e lode. Al Sud restano alti i numeri e le
percentuali (soprattutto in Puglia e in Calabria) dei diplomati con il
massimo dei voti. Un divario che ha convinto il ministro a rendere le
regole sempre più stringenti. Dai primi scrutini, intanto, arrivano
brutte notizie. «Oltre alla consueta ecatombe nelle prime- commenta
Mario Rusconi, preside del liceo Newton di Roma e vice presidente
dell’Associazione presidi- stiamo
bocciando anche tanti ragazzi che non ammettiamo alla maturità. I
docenti sono diventati più severi, c’è la volontà di non mandare più i
ragazzi avanti nonostante tutto». Ieri, poi, sono stati
pubblicati sul sito del ministero i nomi dei commissari esterni
dell’esame ed è scattato il cercaprof in rete. Per qualche ora la
pagina ministeriale è stata presa d’assalto ed era quasi impossibile
connettersi. Su Studenti.it, portale
di settore, sono oltre 25mila i docenti censiti dagli studenti
che offrono raccomandazioni e consigli a chi li avrà come commissari
esterni. La professoressa Geraci «non vuole sentire intercalari, perciò
niente ehm, dunque, allora, cioè», suggerisce un alunno di Catania. La
Vignoli? «Tranquilli, aiuta molto», commenta uno studente di Velletri.
Il 91% dei maturandi è terrorizzato dai commissari esterni, il 61% è
già pronto ad armarsi di mouse e tastiera per cercare informazioni in
Rete, spiega un sondaggio di Skuola.net. Solo l’8,6% non ha nessun
timore. Il count down è ufficialmente cominciato.(da Il Messaggero di
di Alessandra Migliozzi)
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