Audizione Commissione 7^Commissione Cultura della Camera dei Deputati Documento UIL Scuola
Data: Martedì, 31 maggio 2011 ore 18:52:55 CEST Argomento: Sindacati
Presentato al
Presidente della VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati, il
giorno 31 maggio 2011, in occasione dell’audizione informale relativa
alla conversione in legge, del decreto – legge 70/2011-- Art. 9 - Prime
disposizioni urgenti per l’economia.
In sede di Audizione, Pino Turi e Antonello Lacchei hanno illustrato il
documento Uil Scuola.
In premessa, esprimiamo il ringraziamento al Presidente e a tutti i
componenti della Commissione per l’audizione odierna che ci consente di
rappresentare le valutazioni su un provvedimento che riteniamo
opportuno ed utile per il personale della scuola, specie
perché inserito in un provvedimento che intende contribuire allo
sviluppo del Paese.
Siamo convinti che solo con interventi di investimento sia in capitale
umano che
finanziario, si può assicurare un livello di qualità dell’istruzione
pubblica che contribuisca
fattivamente allo sviluppo socio - economico del Paese.
In questo contesto, esprimiamo un
giudizio positivo sul piano triennale di assunzioni che
dà stabilità al personale precario
della scuola e conferisce la necessaria continuità
didattica e di servizio e, quindi,
migliori performance qualitative.
E’ altresì apprezzabile il riferimento alla copertura totale dei posti
vacanti in organico di
diritto, sia per il personale decente che ATA, richiesta da sempre
rivendicata dalla UIL
Scuola, proprio perché contribuisce con la necessaria continuità
lavorativa a migliorare il
livello qualitativo dell’istruzione.
Va rilevato che per la prima volta
nella storia della Scuola italiana, ci sarebbe la totale copertura dei posti in organico di diritto.
In questo contesto appare motivata ed opportuna la previsione di
permanenza in servizio
per un quinquennio.
Per poter realizzare l’ obiettivo della stabilità del personale,
insieme con la garanzia della
continuità didattica e di servizio per un quinquennio, la UIL Scuola
(ri) propone la
copertura di tutti i posti disponibili e vacanti in organico di
diritto, già dal primo settembre
2011, con la possibilità di riconoscere la decorrenza giuridica
relativamente ai posti in
organico nell’anno 2010 e si dichiara disponibile ad affrontare, in un
vero e proprio
specifico negoziato, le possibili soluzioni che garantiscano
l’invarianza di spesa nel
triennio considerato, per coprire tutti i posti di organico vacanti e
disponibili.
In questo senso, non condividiamo l’impianto del comma 18 dello stesso
art. 9. che, si
presta a varie interpretazioni.
Certo, la copertura di tutti i posti vacanti in organico di diritto
farebbe venire meno le
ragioni stesse del contenzioso che per giurisprudenza costante, hanno
visto soccombere il
MIUR nel divieto della reiterazione seriale dei contratti a termine,
quantomeno per quelli
relativi a tale tipologia di supplenza.
Per le altre tipologie (posto disponibile ma non vacante, supplenze per
assenza
temporanea del personale docente, spezzoni orario ecc..) che comunque
restano
necessarie per garantire la costante erogazione del servizio scolastico
ed educativo, così
come previsto dalla legge n. 124/99, chiediamo che vengano riportate,
nei singoli contratti
individuali, le motivazioni che determinano la temporaneità del
contratto stesso,
introducendo contestualmente nuove forme di contratto pluriennale,
nella misura in cui
permanga la disponibilità del posto occupato negli anni successivi, in
modo da garantire,
anche per questa via, la stabilità lavorativa e la continuità di
servizio.
In merito all’aggiornamento delle
graduatorie ad esaurimento la soluzione individuata e le
procedure adottate hanno creato
incertezza, ansie, confusione, tra gli interessati e si
profila il permanere di un ampio
contenzioso giurisdizionale.
In ogni caso se, in sede di
conversione del decreto, il Parlamento dovesse apportare
modifiche sostanziali, sarebbe
necessario prevedere la possibilità per i candidati di
rettificare le scelte effettuate in
precedenza.
Chiediamo, in fine, di reiterare il provvedimento relativo al c.d.
“salva precari”, quale
strumento di politica attiva del lavoro per corrispondere alle
legittime aspettative di quanti,
anche per l’anno scolastico prossimo, non si vedranno rinnovato il
proprio contratto di
lavoro a tempo determinato, per effetto dell’ultima tranche dei tagli
previsti; tale personale
sarebbe beneficiario di un provvedimento utile e positivo, al pari di
quello degli anni scorsi,
anche considerando che l’intervento finanziario delle Regioni, ha
assicurato la relativa
copertura anche per il prossimo anno scolastico.
(da UilScuola)
redazione@aetnanet.org
|
|