Sì alle supercalcolatrici nei compiti di matematica'', svolta all´esame di maturità
Data: Martedì, 31 maggio 2011 ore 11:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Sul banco, alla destra del testo di matematica. La calcolatrice. È entrata a scuola nei primi Novanta, tre anni fa è stata accolta alle elementari e dalla maturità dell´estate 2012 sarà ammessa senza vincoli. In tutti gli esami di Stato si potranno utilizzare gli strumenti programmabili, quelli più complessi ed evoluti che possono disegnare grafici e mostrare una funzione.            
Il ministero della Pubblica istruzione da tempo spinge per l´ingresso - senza costi per lo Stato, s´intende - della tecnologia a scuola e da mesi manda in giro per l´Italia uno dei suoi ultimi dirigenti, il professor Emilio Ambrisi, già insegnante di matematica e fisica, preside, oggi ispettore ministeriale, per spiegare ai docenti restii che la macchina non sostituisce il ragazzo, solo lo aiuta.
Il professor Ambrisi è in viaggio per Brindisi, reduce da Torino. Spiega: «Presto toglieremo alle calcolatrici a scuola l´ultimo ostacolo, l´aggettivo "non programmabile", che si è sempre inteso nell´accezione "calcolatrice grafica". Sarà ininfluente rispetto alle tracce che si forniranno alla maturità: la soluzione del problema sarà sempre frutto del ragionamento degli studenti. D´altro canto, in gran parte dell´Europa la calcolatrice evoluta è prassi affermata negli esami e nelle classifiche comparative gli studenti stranieri nella matematica sono sempre più in alto dei nostri».
In un sondaggio tra millecento lettori di tuttoscuola.com, gran parte dei quali insegnanti, l´84% approva l´introduzione di strumenti elettronici all´esame di maturità e ritiene che la calcolatrice aiuterà la comprensione della materia. Il professor Gabriele Anzellotti, ordinario di Analisi matematica all´Università di Trento, esperto di test e prove oggettive, dice: «Nell´apprendimento, nella didattica e negli esami l´uso di strumenti informatici è una questione cruciale. Sono favorevole a introdurre il computer e anche internet nell´esame di Stato, non solo per la matematica». Alcune critiche si sono levate di fronte all´intensa attività di lobbying dei produttori di strumenti di calcolo. Ambrisi fa notare: «Bisogna sapersi difendere dalle pressioni, ma l´introduzione della calcolatrice non è un invito al suo acquisto».
Sul fronte della prossima maturità, da oggi sono pubblici sul sito del ministero dell´Istruzione i nominativi dei 40 mila commissari esterni e dei 14 mila presidenti che vigileranno sull´esito delle prove e determineranno le votazioni di 500 mila candidati. (da la Repubblica di Corrado Zunino)

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