Il mondo che vorrei. Protagonisti i ragazzi del “Guttuso” di Giarre (CT)
Data: Lunedì, 30 maggio 2011 ore 17:42:38 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Il 23 Maggio alcune classi del Liceo artistico “R. Guttuso” sono state protagoniste della manifestazione Il mondo che vorrei, a Palermo, organizzata dalla fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, servitori eccezionali per lealtà e professionalità contro la mafia, in occasione del XIX anniversario della strage di Capaci.
Dopo l’arrivo al porto delle navi “Giovanni” e “Paolo”, alle 9,30 i ragazzi hanno preso parte al convegno “Giovanni e Paolo, due italiani”, nell’aula bunker del Tribunale, con la partecipazione, tra gli altri, di Maria Falcone (sorella di Giovanni), Piero Grasso (Procuratore nazionale antimafia), i Ministri Maria Stella Gelmini, Roberto Maroni, Stefania Prestigiacomo ecc., che hanno dibattuto sul valore della legalità, sottolineando il valore di Giovanni e Paolo come esempi morali e la responsabilità della scuola nella lotta alla mafia.
Alle 16,00 il corteo, costituito da allievi delle scuole di tutt’ Italia, è partito da Via D’Amelio verso l’aula bunker fino all’Albero Falcone, cui è stato riservato un toccante momento di raccoglimento, conclusosi alle 18,00 con il Silenzio suonato dalla Polizia di Stato.
Racconta Alice Vattiato, IV T: “Eravamo tantissimi, credo 40.000, ed anche se la nostra scuola si trovava proprio in fondo al corteo, è stato molto emozionante percepire il contrasto tra tutti quei palazzoni e l’albero che, da solo, sembrava voler parlare il linguaggio della natura e della vita, non quello della morte”.
Il logo della manifestazione è stato ideato dalla celebre foto di Tony Gentile che ritrae i due giudici in un momento di segreta ed affettuosa complicità. Quest’ immagine è stata scelta proprio per la sua connotazione fortemente privata, giacché rivela con garbo e limpidezza la natura umana, di padri, mariti, amici, colleghi, non solo professionisti, di due giudici che hanno perso la vita per combattere in nome della legalità.

Certamente l’iniziativa ha raccolto molti consensi tra i nostri allievi, agendo nella direzione concreta del “non far dimenticare” ai giovani il sacrificio della vita di Falcone e Borsellino.
Queste le emozioni di Cristina Previte, IV T, che è rimasta profondamente colpita dall’esperienza vissuta: ”Come la manifestazione del 27 Giugno 1992, abbiamo ripercorso le strade di Palermo per dimostrare e ricordare che il paese non si piega alla mafia, a chi ti toglie le parole, a chi ti nega anche il pensiero. Allora la gente gridava e scriveva Mafiosi, voi come arma il terrore, noi il coraggio come Falcone: quel coraggio che oggi anima tutti noi. Oggi la mafia è cambiata, è diventata criminalità organizzata, ma non dobbiamo credere che sia finita, perché è una mentalità, un modo di concepire la vita fuori dal rispetto delle regole. Per questo noi giovani siamo i primi a dover portare avanti la legalità, non solo come idea, ma come profonda convinzione”.
A tutti i ragazzi che hanno preso parte all’evento, l’organizzazione ha fornito una serie di gadget col logo, tra questi, la foto dei due giudici. Quella foto, da oggi, campeggia nelle stanze di molti giovani, convinti che, come suggerisce Federico Moro nel testo della sua bellissima canzone “Pensa”, sia davvero arrivato il momento di pensare.

 Marianna Romano
 redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-242204.html